Russiagate, pronta a lasciare la numero tre della giustizia Usa

Il Russiagate potrebbe portare Rachel L. Brand alle dimissioni. Infatti, il numero tre del ministero di Giustizia degli Stati Uniti, in carica da appena nove mesi, ha intenzione di lasciare. È quanto scrive il New York Times, citando fonti vicine alla Casa Bianca. Il quotidiano sostiene che dietro la decisione vi sarebbe il duro attacco del presidente Donald Trump al dipartimento di Giustizia che supervisiona l’inchiesta  sul Russiagate dell’Fbi.

La Brand si rapporta direttamente con il procuratore generale degli Stati Uniti Jeff Sessions e con il suo vice Rod Rosenstein. Poiché il ministro di Giustizia americano si è sempre astenuto rispetto alle indagini sul Russiagate, se Rosenstein dovesse lasciare, sarebbe lei a dover vigilare sull’inchiesta che analizza le possibili collusioni tra la campagna elettorale del presidente e Mosca.

Sono queste le ragioni che spingerebbero Rachel L. Brand ad abbandonare il proprio incarico. Secondo il New York Times, la donna, entrata in carica nel maggio del 2017, avrebbe già accettato un lavoro nel settore privato.

Dunque, il Russiagate continua ad infiammare la politica americana. Il caso della Brand è di poche ore successivo all’attacco scagliato da Goerge W. Bush a Donald Trump. L’ex presidente, senza mai citare l’inquilino della Casa Bianca, ha detto che “non è importante quanto le interferenze russe abbiano influito sull’esito finale. Quello che conta è sapere che hanno interferito. E questo è pericoloso per la democrazia”.

Aggiornato il 28 marzo 2018 alle ore 09:52