Il capo della Cia Pompeo e l’intelligence russa

Il capo della Cia Mike Pompeo e i suoi rapporti “pericolosi” con i servizi segreti russi. Il direttore della Central Intelligence Agency rivendica di non aver fatto sconti ai all’intelligence di Mosca.  

Eppure, i due agenti russi recentemente incontrati da Pompeo sono Alexander Bortnikov, capo del servizio di Intelligence nazionale che ha sostituito il Kgb e Sergey Naryshkin, vertice del dell’Intelligence estera, sottoposto a sanzioni dall’amministrazione dell’ex presidente americano Barack Obama.

Secondo la ricostruzione del New York Times, Pompeo sarebbe autore di una missiva indirizzata al leader della minoranza al Senato Charles Schumer. Il quale aveva manifestato perplessità sulla tempistica nella visita degli agenti russi a Pompeo. Il senatore ha denunciato il grave ritardo dell’inquilino della Casa Bianca Donald Trump nell’imporre nuove sanzioni a Mosca, in relazione alle interferenze nelle presidenziali del 2016.

Il capo della Cia, per allontanare ogni critica, ha ricordato che le agenzie dei due paesi s'incontrano periodicamente per confrontarsi sulle strategie che riguardano le minacce terroristiche.

Ma la stampa americana non condivide la “spregiudicatezza” di Pompeo. Per i media, si tratta di un atteggiamento quanto meno sospetto.

Aggiornato il 16 marzo 2018 alle ore 12:20