La crisi venezuelana desta preoccupazione

Il Venezuela sull’orlo di una crisi irreversibile. Il dialogo fra Nicolás Maduro e l’opposizione, in vista delle elezioni presidenziali di fine aprile, è in una fase di stallo. Intanto, la situazione è aggravata dall’arresto di Enrique Aristeguieta Gramcko, l’85enne dirigente oppositore arrestato ieri notte a Caracas dai servizi segreti.

L’Alto commissariato Onu per i diritti umani (Unhcr) e la segretaria generale dell’Organizzazione degli stati americani (Osa) ne hanno chiesto l’immediata liberazione.

L’Unhcr, attraverso Twitter, ha condannato la detenzione dell’oppositore effettuata “senza mandato, che si aggiunge a quella delle altre 231 persone attualmente private della loro libertà per motivi politici in Venezuela”.

Per l’Osa, l’arresto è “un nuovo esempio delle arbitrarietà della dittatura di Maduro, per cercare di zittire le voci dissidenti che criticano il suo malgoverno”.

La direttrice della Ong Justicia y Proceso Theresly Malavé ha confermato che gli agenti dell’intelligence non avevano alcun mandato di arresto e di perquisizione. Eppure hanno messo sottosopra la casa dell’anziano uomo politico. Per di più, Aristeguieta non ha ancora potuto parlare con un avvocato.

Frattanto, Maduro è stato candidato ufficialmente alle elezioni dal Partito socialista venezuelano.

Aggiornato il 16 marzo 2018 alle ore 11:55