L’Etiopia rilascia 115 detenuti politici

L’Etiopia rilascia 115 detenuti politici. La decisione viene accolta con favore dalle Nazioni Unite. Ma l’Onu chiede la liberazione di altri 400 prigionieri che si trovano, ancora, agli arresti.

In un incontro con la stampa a New York, la portavoce Onu per i diritti umani Liz Throssell, sottolinea “gli sviluppi positivi”. E auspica che Addis Abeba voglia tenere fede all’annunciato rilascio di tutti i prigionieri politici.

“Pensiamo - afferma Throssell - che l’Etiopia sia in un momento chiave ed è per questo che siamo pronti ad aiutare il paese”. Sulla vicenda è intervenuta la portavoce dell’Unione europea Catherine Ray. “Il rilascio dei prigionieri politici - sostiene Ray - e degli attivisti in Etiopia, incluso il leader oromo Merera Gudina, e la decisione del governo di incaricare una task force per valutare la possibile estensione delle misure ad altre persone, sono passi importanti per ampliare lo spazio politico nel paese”.

Per Ray, “in questo contesto, l’annuncio della chiusura del centro di detenzione di Maekelawi è un ulteriore sviluppo positivo. La libertà di espressione e il diritto di assemblea sono componenti essenziali di una società democratica. Nel quadro dell’impegno strategico Ue-Etiopia, l’Unione europea continuerà a incoraggiare il governo ad affrontare le questioni sollevate dai dimostranti, in particolare attraverso un dialogo inclusivo e costruttivo con l’opposizione e la società civile”.

Aggiornato il 21 febbraio 2018 alle ore 15:30