Venezuela, altre 48 ore di sciopero contro Maduro

Il Venezuela si prepara a un’altra ondata di proteste contro il presidente Nicolas Maduro. L’opposizione ha annunciato due giorni di sciopero generale in tutto il Paese a partire da mercoledì dopo i violenti scontri di sabato a Caracas che hanno provocato diversi feriti tra i quali giornalisti, fotografi e anche Willy Arteaga, il 23enne violinista simbolo delle proteste anti-Maduro, colpito al volto da un proiettile di gomma mentre suonava tra i manifestanti. Le foto del suo viso rigato di sangue e del violino a terra, vicino alla bandiera venezuelana, hanno fatto il giro del web e l’indignazione contro la repressione della Guardia Nacional Bolivariana è cresciuta. Anche perché non è la prima volta che viene preso di mira il giovane musicista, diventato un’icona del movimento anti Maduro suonando in piazza durante le manifestazioni di protesta: qualche giorno fa il violino di Willy è stato distrutto dalla polizia. Ma il musicista-oppositore, che poi ha ricevuto in dono un altro strumento, non molla. Dal letto d’ospedale dove è stato ricoverato ha postato un video messaggio: “Né i proiettili di gomma né le pallottole fermeranno la nostra lotta per l’indipendenza del Venezuela - ha detto il violinista - domani sarò di nuovo in strada”.

Dopo gli incidenti di sabato altri cortei sono sono stati organizzati nei prossimi giorni contro la riforma costituzionale voluta da Maduro, a una settimana dalle elezioni dei delegati dell’Assemblea Costituente, considerata antidemocratica e incostituzionale dalle forze anti-chaviste. “Proseguiremo la mobilitazione e continueremo a chiedere un cambiamento in Venezuela”, ha dichiarato Freddy Guevara, primo vicepresidente del Parlamento, precisando che l’opposizione farà “tutto quello che è nelle sue mani” di fronte a coloro che “stanno portando avanti questa follia”. A sua volta la leader dell’opposizione Maria Corina Machado ha condannato la violenza dell’ intervento dei militari. “La repressione è stata brutale - ha affermato - il mondo deve capire quello che stiamo vivendo per le strade. La prossima settimana inizia il conto alla rovescia. Con o senza Costituente questo regime mafioso dovrà abbandonare il potere”. Le manifestazioni di piazza in Venezuela durano da 113 giorni e finora i morti negli incidenti sono stati più di cento.

Aggiornato il 24 luglio 2017 alle ore 10:49