Il Qatar gela monarchie del golfo

Il Qatar non si piega. A poche ore dalla scadenza dell’ultimatum delle 13 richieste formulate da Arabia Saudita, Emirati, Bahrain ed Egitto per riprendere i rapporti diplomatici, Doha ha ribadito che respingerà le “condizioni”. A confermare la posizione del piccolo emirato, accusato dai 4 Paesi di “sponsorizzare il terrorismo”, è il ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman al Thani, in una conferenza stampa a Roma dopo la quale ha incontrato il collega italiano, Angelino Alfano. “Sono richieste contrarie alla sovranità del nostro Paese, che vanno contro la libertà di espressione e che impongono un sistema che va contro il Qatar. I conflitti vanno negoziati”, ha detto il ministro il quale ha poi ribadito che Doha è disposta al dialogo “nelle giuste condizioni”. “Noi cerchiamo di essere più costruttivi con gli altri Paesi del Golfo, attraverso la mediazione del Kuwait, il sostegno degli Usa, Gran Bretagna e Germania.

“Il Qatar - ha sottolineato al Thani - non ha problemi a discutere le richieste, ma deve essere su basi chiare e ad una condizione: la nostra sovranità deve essere intaccabile. Non temiamo rappresaglie militari al rifiuto di tali richieste”. I quattro Paesi hanno motivato la loro decisione accusando il Qatar di sostenere gruppi terroristici, tra cui Al Qaida e l’Isis, e di avere rapporti troppo stretti con l’Iran, il grande rivale sciita dei sauditi nella regione. Ma la lista delle 13 condizioni, tra cui la chiusura della tv Al Jazeera, presentate attraverso il Kuwait, che sta cercando di mediare la crisi, fanno capire che a Doha viene chiesto in sostanza di rinunciare alla sua politica estera che negli ultimi anni l’ha portato ad intrattenere buoni rapporti su vari fronti.

“Ma - secondo il ministro degli Esteri qatariota - i quattro Paesi hanno preso misure che violano il diritto internazionale, senza nessun dialogo”. Per quanto riguarda le accuse di finanziamento al terrorismo internazionale, formulate da Riad, “dobbiamo averne le prove, poi sederci a un tavolo e valutare le richieste e comunque gli stessi Paesi che le hanno avanzate sono in cima alla lista dei finanziatori. Il Qatar invece è in fondo”, ha detto al Thani. Il ministro si è poi soffermato sull’Italia, auspicando che possa svolgere un ruolo importante nella soluzione della crisi diplomatica con gli altri Paesi del Golfo e l’Egitto. E sull’importanza degli sforzi diplomatici ha parlato anche Alfano il quale nell’incontro con il ministro degli Esteri del Qatar ha espresso “pieno sostegno a mediazione e de-escalation”. “Il governo italiano - ha detto Alfano - sta seguendo con preoccupazione e grande attenzione gli sviluppi della crisi. “L’Italia - ha aggiunto - è in contatto con i Paesi coinvolti e si appella a tutte le Parti affinché si astengano da ulteriori azioni che possano aggravare la situazione”. Anche il presidente russo, Vladimir Putin, il quale ha avuto una conversazione telefonica con l’emiro, lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani, ha espresso la necessità “di superare gli attuali disaccordi e normalizzare la complessa situazione”.

Aggiornato il 03 luglio 2017 alle ore 12:18