Qatar: il re del Marocco si propone come mediatore della crisi

Il re del Marocco si propone come mediatore per risolvere la nuova crisi del Golfo. Un comunicato del ministro degli Esteri e della cooperazione internazionale rompe il silenzio sulla vicenda che riguarda il Qatar e i paesi vicini. "Il Marocco sta seguendo fin dall'inizio e con grande attenzione il deterioramento dei legami tra il regno di Arabia saudita, gli Emirati arabi, il regno del Barhain, l'Egitto e altri paesi arabi da un lato e lo Stato del Qatar dall'altro", si legge nel documento, che poi continua: "Proprio per i forti legami personali e di fraternità sincera che ci sono tra re Mohammed VI, i re e gli emiri dei paesi del Golfo, il regno ha mantenuto fin qui il silenzio".

Una "neutralità costruttiva", per "evitare strumentalizzazioni e per non approfondire il solco delle divergenze". Il re del Marocco avrebbe invitato tutte le parti alla saggezza, per ridurre la tensione, superare la crisi e risolvere i problemi che l'hanno indotta, spiega il ministro degli Esteri. Il Marocco, si legge ancora nel comunicato "è pronto a offrire la sua mediazione per promuovere un dialogo franco e globale, sulla base della non ingerenza negli affari interni, nella lotta contro l'estremismo religioso, la chiarezza delle posizioni e la lealtà degli impegni".

Intanto l'agenzia Standard & Poor's assicura che le banche del Qatar sono abbastanza forti per sopravvivere a un'eventuale fuga di capitali dei paesi del Golfo a seguito del bando imposto da diversi paesi arabi. È si legge in un rapporto esaminato da Bloomberg, secondo il quale i depositi e le altre forme di raccolta rappresentano circa l'8% delle passività totali pari a circa 20 miliardi di dollari. Per il momento comunque, malgrado la chiusura delle frontiere e la rottura dei rapporti diplomatici da parte dei vicini, non c'è stato un ordine di rientro dei capitali dalle banche del Qatar. Solo la banca centrale dell'Arabia Saudita ha disposto alle banche di non aumentare la loro esposizione verso quelle qatariote. Il debito totale esterno delle banche del paese è pari a 50 miliardi di dollari e S&P ritiene che gli istituti di credito possano far fronte a una "significativa" sua riduzione.

Aggiornato il 12 giugno 2017 alle ore 10:11