Manchester, il fratello di Abedi voleva uccidere l’inviato Onu

Hasham Abedi, il fratello minore dell'attentatore di Manchester Salman Abedi, faceva parte di una cellula terroristica che progettava di uccidere in un attentato l'inviato dell'Onu in Libia, il tedesco Martin Kobler. È quanto rivela il Sunday Telegraph, secondo cui il 20enne arrestato a Tripoli dopo la strage compiuta dal fratello in Inghilterra era una "figura significativa" all'interno del gruppo jihadista. I terroristi stavano ultimando un ordigno esplosivo col quale colpire il convoglio di Kobler all'inizio dell'anno a Tripoli ma le forze di sicurezza libiche hanno sventato il complotto.

La polizia di Manchester ha diffuso nuove immagini, prese da una telecamera di sorveglianza a circuito chiuso, di Abedi nella notte in cui commise l'attacco. Le fotografie mostrano il kamikaze con indosso scarpe da ginnastica, in jeans con giacca scura e berretto da baseball. Sulle sue spalle sono visibili le cinghie di un zaino. Il capo della polizia di Manchester, Ian Hopkins e Neil Basu, deputy assistant commissioner di Scotland Yard, hanno sollecitato chiunque avesse informazioni sui movimento di Abeli negli ultimi giorni prima della strage a contattare la polizia. Secondo Sky News la polizia avrebbe inoltre scoperto l'appartamento nel centro di Manchester nel quale potrebbe essere stato assemblato l'ordigno usato per l'attentato.

È stato inoltre compiuto un nuovo arresto nelle indagini sulla strage di Manchester portando così a 12 le persone in custodia. Ne dà notizia la polizia della città inglese secondo cui è finito in manette un uomo di 25 anni. L'arresto è avvenuto nella zona di Old Trafford dove si trova il celebre stadio del Manchester United.

Aggiornato il 29 maggio 2017 alle ore 17:13