Cavusoglu:

La Turchia è pronta ad avviare il "reset" con l'Unione Europea per il processo di adesione, "l'allargamento è il migliore soft power di cui l'Unione Europea disponga". Lo dice in un'intervista al "La Stampa" il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu. Quello di oggi a Bruxelles con i vertici Ue, "sarà un incontro molto importante, a condizione, ovviamente, che l'Unione Europea, attraverso i suoi rappresentanti, manifesti un atteggiamento sincero. Per noi è fondamentale. Da parte nostra abbiamo una grande volontà, per noi l'Europa rimane un obiettivo strategico, ma abbiamo anche dubbi e esitazioni: si tratta di un'attesa che dura da sessant'anni, i negoziati continuano da dodici, abbiamo raggiunto l'apertura di 18 capitoli ma ne mancano ancora, e a questo punto vorremmo conoscere il vero pensiero dell'Unione Europea riguardo all'adesione della Turchia", spiega Cavusoglu.

"Noi crediamo - aggiunge il ministro degli Esteri di Ankara - che non si tratti di ostacoli tecnici ma politici, non solo legati alla questione di Cipro, ma al fatto che anche altri Paesi sono ostili e riescono a influenzare le politiche Ue. Noi abbiamo assunto un atteggiamento costruttivo, in cambio ci aspettiamo sincerità, onestà e eliminazione del doppio standard". Sulla possibilità di un referendum sulla pena di morte, "dobbiamo discutere sul perché. Perché in Turchia si è cominciato a discutere della reintroduzione della pena di morte? L'Europa, anziché cercare di capire le dinamiche, il trauma vissuto dal popolo turco e dall'intera nazione in seguito al golpe di luglio, ha preferito trasformare il dibattito sulla pena di morte in una critica e in un fattore di minaccia per le fasi successive al processo di adesione".

Aggiornato il 25 maggio 2017 alle ore 17:10