Il 73% dei venezuelani contro la costituente

Il 73% dei venezuelani respinge l'idea di convocare un'Assemblea costituente lanciata dal presidente Nicolas Maduro, il 78% ha una opinione negativa del governo e il 49% pensa che nel paese esiste una dittatura: sono i risultati di un sondaggio diffuso ieri a Caracas. Secondo l'inchiesta demoscopica, curata dalla Datincorp, il 73% dei venezuelani crede che il governo sia il responsabile della violenza che si è scatenata nelle proteste dell'opposizione - che hanno causato finora 57 morti - e il 59% pensa che la situazione nel paese peggiorerà nei prossimi mesi.

Ieri un secondo magistrato della Corte suprema venezuelana ha respinto il progetto di Assamblea Costituente presentato da Nicolas Maduro al Consiglio nazionale elettorale (Cne). Marisela Godoy, giudice della sala di Cassazione civile del Tribunale supremo di giustizia (Tsj) ha detto che nei termini in cui è stata proposta "questa Costituente non ci rappresenterà legittimamente e porterà solo altro sangue e altri orrori". "Chavez lo disse chiaramente: se bisogna cambiare anche solo una virgola della Costituzione, bisogna comunque sentire il parere del popolo", ha aggiunto la magistrata, sottolineando che il progetto presentato da Maduro non prevede né un referendum per convocare la Costituente né un referendum per approvare la riforma che dovrebbe preparare questo organismo.

Come prima di lei il suo collega Danilo Mojica Monsalvo, giudice della Cassazione sociale del Tsj, Godoy ha detto che "appoggia totalmente" la presa di posizione della procuratrice generale Luis Ortega Diaz, che ha respinto la riforma e non ha voluto partecipare ai lavori della conferenza organizzata da Maduro per discuterla, sottolineando che "non si tratta di un funzionario qualsiasi", bensì della massima rappresentante di uno dei poteri dello Stato.

Intanto è salito a otto il numero di morti durante le manifestazioni antigovernative che si susseguono da lunedì scorso nello stato venezuelano occidentale di Barinas, dopo che la Procura nazionale ha aggiunto altri due nomi alla lista di vittime. Sul suo sito web, la Procura ha informato che Juan Sanchez (21 anni) e Erick Molina (35 anni) sono morti durante manifestazioni in due zone diverse dell'omonima capitale dello Stato, ambedue raggiunti da spari di arma da fuoco al torace. Dall'inizio delle manifestazioni contro il regime di Maduro, nei primi giorni dell'aprile scorso, sono morte 60 persone.

Aggiornato il 24 maggio 2017 alle ore 17:25