Paul Ryan: «Così salverò Medicare»

Paul Ryan, candidato vicepresidente repubblicano, ha smentito uno dei più ripetuti e diffusi luoghi comuni di questa campagna elettorale: una vittoria di Romney priverà gli anziani di un’assistenza medica. Non è vero. Gli anziani, che usufruiscono del servizio pubblico del Medicare, avrebbero (se vincesse il “ticket” repubblicano) un’altra forma di assistenza pubblica, basata sui buoni-sanità. Mentre, mantenendo l’attuale sistema, già in rosso, rischierebbero, sì, di restare senza cure.

Di più: Ryan accusa l’amministrazione Obama di voler tagliare arbitrariamente i servizi di Medicare, prelevando dalle sue casse ben 716 miliardi di dollari destinati a foraggiare l’Obamacare. E di fronte alla fine inevitabile delle risorse a disposizione, Obama intende affidare la “cura dimagrante” di Medicare a 15 funzionari non eletti. Il messaggio è stato ricevuto dai lettori e dagli ascoltatori del quotidiano NewsMax: Paul Ryan ha rilasciato, infatti, le sue dichiarazioni alla Tv del giornale. La gran maggioranza dei media, sia negli Usa che in Europa, invece, continua a ripetere solo la versione dei fatti secondo Obama. Quella, cioè, della “soppressione di Medicare” da parte dei Repubblicani. Secondo questa versione dei fatti, gli attuali assistiti da Medicare, dovrebbero sborsare, 6000 dollari, pagati di tasca propria. Ryan smentisce questa stima: «Prima di tutto, questa previsione statistica, non solo è fuorviante. Ma è anche sbagliata».

E spiega che: «Il miglior modo per salvare Medicare e rafforzarla, per mantenere le promesse fatte alla generazione delle nostre mamme, è una riforma per la mia generazione. Perché altrimenti Medicare andrebbe in bancarotta». A ciascuno dei cittadini con 54 anni o meno di età, secondo le linee della sua riforma, verrebbe data una «lista di opzioni di copertura sanitaria garantita, compresa l’attuale Medicare». Largo al libero mercato, insomma: «Noi pensiamo che il potere di 50 milioni di cittadini anziani, ciascuno in grado di scegliere il piano di copertura che meglio si adatta alle proprie esigenze, produca dei risultati molto migliori rispetto ad un piano di Obama, in cui le decisioni verrebbero prese da soli 15 uomini».

La competizione fra privati dovrebbe, logicamente, portare ad una riduzione dei prezzi. Estendendo il discorso all’economia, in senso lato, Ryan ribadisce che la ripresa sarà ricercata soprattutto tramite una riforma fiscale. I tagli della spesa pubblica? Ryan promette che non saranno decisi dal governo federale, ma saranno votati, democraticamente, dal Congresso.

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 17:45