Gli uragani Usa sono di destra

Isaac fa tremare New Orleans. E la colpa è certamente della Convention Repubblicana di Tampa.

Mettiamo le cose in chiaro: un uragano non è colpa dell’uomo. È un evento della natura. L’uomo può, al massimo, cercare di ripararsi dall’uragano, sia individualmente che collettivamente. Eppure la tentazione di politicizzare un evento naturale è sempre stata forte. Lo abbiamo visto con il terremoto e tsunami dell’anno scorso in Giappone: il dibattito, scatenatosi in tutto il mondo, sull’incidente nucleare di Fukushima (che ha provocato 0 vittime) ha fatto cinicamente dimenticare le oltre 15mila vittime della catastrofe.

Negli Stati Uniti, l’uragano Katrina, che devastò la costa del Golfo del Messico nel 2005 è altrettanto cinicamente ricordato come un “errore di George W. Bush”. Errore nell’organizzazione dei soccorsi, sicuro. Ma anche errore… nel causarlo. Una leggenda ecologista dura a morire e tuttora di moda, ritiene che l’ex presidente repubblicano abbia contribuito alla formazione della tempesta (??) rifiutandosi di ratificare i protocolli di Kyoto. Ok. Meglio ricostruire qualche passaggio per cercare di spiegare questo vero e proprio delirio

C’è chi crede che gli uragani siano sempre più frequenti e devastanti (e già questo dato è statisticamente discutibile) a causa del riscaldamento globale (e una correlazione fra i due fenomeni è lungi dall’essere dimostrata), che quest’ultimo sia causato dai gas serra emessi dalle attività umane (anche su questo la comunità scientifica è divisa) e dunque, chi non ratifica il protocollo di Kyoto, per la riduzione delle emissioni, è corresponsabile del riscaldamento globale e di conseguenza degli uragani. Quindi: George W. Bush e i Repubblicani sono la causa degli uragani.

Qualcuno ci crede? C’è chi lo sottintende, come il commentatore della Nbc Chuck Todd, che, da Tampa, commenta: «… se si pensa che questa tempesta stia muovendo sulla Louisiana, lo spettro, l’ombra di Bush e Katrina inizia ad allungarsi su questa convention. È un qualcosa che preoccupa gli organizzatori e non vi sarebbe alcuna sorpresa se il martedì (ieri, ndr) qualcosa cambi nel programma». Diamo per scontato, dunque, che Katrina è un’ombra, una macchia, o un fantasma dell’amministrazione Bush. Adesso alla Casa Bianca c’è Barack Obama. Ma se arriva l’uragano e fa un disastro, la colpa divina si trasferisce sulla sua opposizione. Al governo o in minoranza, non si sbaglia mai: gli uragani sono sempre di destra. Qualcuno, per fortuna, ci scherza sopra.

Anche se rivela un certo cattivo gusto: l’attore Samuel Jackson, ad esempio, scrive su Twitter che il Grand Old Party è stato risparmiato da Isaac e dunque non capisce quale sia il disegno di Dio. Ripreso da mille critiche, Jackson si è poi scusato «con Dio, con Tampa, con il Gop e con Isaac». Ironizza anche Dana Milbank, commentatore del Washington Post. Dopo aver elencato una serie di disavventure del Grand Old Party, scrive che: «Queste sono le ultime preoccupazioni per i Repubblicani, nell’ultima settimana. Ora sono alla mercé di Madre Natura, la quale sta rivelando un certo senso dell’umorismo». Certo, avrà ancora molto senso dell’umorismo se Isaac dovesse provocare un nuovo disastro in Louisiana, a sette anni da Katrina.

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 17:38