Un sms a Hillary Clinton

Un paio di scatti che sembrano arrivare dal set di un film d'azione: la donna più potente del mondo, il segretario di Stato americano Hillary Clinton, a bordo di un aereo militare per una missione, occhiali da sole, espressione seria, documenti sulla scrivania e un BlackBerry tra le mani. 

Le fotografie sono quelle firmate da Kevin Lamarque per l'agenzia Reuters e Diana Walker per il magazine Time lo scorso novembre, durante il viaggio per incontrare i ribelli libici, ma soprattutto sono finite sotto gli occhi di due ragazzi, Stacy e Adam, che le hanno trasformate in un gioco con il blog Texts from Hillary.

La regola è molto semplice: abbinare le foto in questione con quelle di altri personaggi famosi alle prese con i propri cellulari, scherzando sui messaggi che i protagonisti si scambiano. 

Così ecco il presidente Barack Obama e il suo vice Joe Biden che dalla Casa Bianca spediscono l'ultimo video della pop star Justin Bieber e la Clinton - con l'aria da chi veramente porta i pantaloni e non ha tempo da perdere - risponde: «Tornate al lavoro ragazzi». Oppure il candidato repubblicano alla presidenza Mitt Romney che le domanda consigli. «Bevi», taglia corto Hillary. 

E se Meryl Streep invita Hillary ad un brunch, Ryan Gosling, l'attore al momento più desiderato dal pubblico femminile, le rivolge uno spaccone «Hey girl…» per poi essere smontato da un secco «Si dice Madam Secretary». 

Nella galleria fotografica ci sono finiti anche Lady Gaga e Mark Zuckerberg. Di fronte al saluto con autoscatto della cantante «Da una donna influente ad un'altra», la Clinton si domanda chi sia la persona nella foto, mentre la richiesta di amicizia del fondatore di Facebook viene respinta. 

Altre rivalità femminili: con l'ex governatrice dell'Alaska Sarah Palin («Non sono la solita mamma. Sono una mamma figa. Giusto Hillary?», «Per favore, smettila di parlare») o con Condoleeza Rice che aveva ricoperto lo stesso incarico nell'amministrazione Bush: a colloquio con l'ex presidente, la Rice racconta di aver confessato alla Clinton di temere di aver lasciato i suoi occhiali da sole preferito sull'aereo dove adesso si trova lei. La risposta: «Mi dispiace Condi, ma non li ho visti».

Un'idea, Texts from Hillary, rilanciata dal sito Politico.com che copre in lungo e in largo la politica statunitense e sulle colonne del New York Times da Maureen Dowd, che nel 1999 vinse il premio Pulitzer per gli articoli dedicati - ironia della sorte - alla scappatella di Bill Clinton con la stagista Monica Lewinsky. Il marito non poteva rimanere indenne, comparendo in un post nel quale sbaglia numero e invece di contattare Monica si fa scoprire dalla moglie. 

E un successo che ha portato Adam e Stacy ad accontentarsi: nella notte tra mercoledì e giovedì hanno pubblicato un ultimo intervento dove ringraziano e ricapitolano una settimana da numeri da capogiro: 83.000 condivisioni su Facebook, 8.400 su Twitter, 45.000 Tumblr follower. 

E probabilmente una fan speciale, il boss che ad uno svagato Obama che le chiede «Hey Hill, cosa stai facendo?» replica: «Governando il mondo».

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 17:10