L'ultima carica di Santorum

Ritirarsi da una campagna elettorale è sempre un atto di coraggio. Farlo con un discorso a Gettysburg, in Pennsylvania, vuol dire volere una fine eroica. Fu a Gettysburg che i sudisti, guidati dal generale Robert Lee, nel 1863, tentarono la loro ultima grande offensiva contro i nordisti. Al culmine della battaglia la divisione di George Pickett lanciò un assalto frontale contro il nerbo dello schieramento nemico e per poco non vinse. Dopo qualche momento di illusione, Lee comprese che Pickett aveva perso, che la battaglia era irrimediabilmente perduta e che i sudisti non avrebbero più avuto alcuna possibilità di vincere la guerra. Ora, nel Partito Repubblicano (il partito di Abraham Lincoln, il presidente unionista del Nord), il candidato cattolico Rick Santorum, virginiano come Lee, ricco dei voti del Sud e forte del suo slancio conservatore, ha lanciato la sua "carica di Pickett" contro l'establishment del Gop. E ha perso. Annunciando la sua ritirata dalla corsa presidenziale proprio nella cittadina di Gettysburg, martedì pomeriggio (notte, in Italia). Santorum si prepara a condurre una resistenza ad oltranza. Il suo non è un "abbandono" della campagna elettorale, ma è tecnicamente una "sospensione". Benché il suo discorso non dia adito a dubbi (perché è chiaro che non ritornerà più in pista come candidato presidenziale), la sospensione gli permetterà di ricevere altre donazioni, così da colmare la voragine di debiti che si è aperta nella sua campagna elettorale. In più, il suo piccolo esercito di 272 delegati sarà vincolato alla sua volontà: coloro che sono stati eletti nelle elezioni primarie (non quelli che hanno vinto i caucus) dovranno votare ancora per lui alla Convention repubblicana di Tampa, il prossimo agosto, salvo un contrordine personale di Rick Santorum. È un modo come un altro per mantenere un certo peso politico dentro il partito. Il conservatore cattolico, comunque, guarda oltre al prossimo novembre. Ha creato attorno a sé una nuova corrente conservatrice religiosa, su base cattolica, ma al tempo stesso apprezzata e votata dagli evangelici. In caso di vittoria di Obama, potrebbe presentarsi come un valido candidato per le presidenziali del 2016, con una vittoria in 11 stati alle sue spalle.

I motivi della sospensione della campagna di Rick Santorum sono personali e politici. La ragione personale, familiare, è dichiarata: lo stato di salute della figlia Bella, di tre anni, affetta da una rara malattia genetica e ospedalizzata, per pneumonia. La causa politica, benché non dichiarata, è abbastanza evidente. Stando alla maggioranza dei sondaggi avrebbe perso anche in Pennsylvania (stato di cui è rappresentante, al Senato), nelle elezioni primarie del prossimo 24 aprile. Negli altri grandi stati in palio (soprattutto New York e la California) aveva scarse o nulle possibilità di vincere. Santorum avrebbe, dunque, recepito il velato suggerimento di molti colleghi repubblicani, fra cui il senatore John McCain, che da una settimana premevano per il suo ritiro anticipato dalla campagna elettorale. E finire in bellezza, da candidato invitto, invece che affrontare l'inevitabile declino nelle prossime tappe delle primarie. Ora solo Mitt Romney ha la possibilità di sfidare Barack Obama ed entrare nella Casa Bianca. Per Santorum inizia un altro tipo di lotta: quella per entrare nel mito.

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 17:30