Sassolini di Lehner
Il cupio dissolvi dell’Occidente trova l’ennesima conferma nell’elezione di Zohran Mamdani a sindaco di New York. La patologia tipica dell’idiozia più mortale di un’amanita phalloides avanza inesorabile insieme all’antisemitismo, all’odio, all’intolleranza, al degrado, all’ignoranza, alla delinquenza, al mercato delle droghe, ai cornuti che ammazzano mogli e fidanzate. Mamdani, infatti, non è soltanto un neocomunista, ma si staglia nitidamente come maomettano molto vicino ad Hamas. Eppure, a riprova di quanto l’ideologia offuschi i neuroni, l’ebreo sinistronso Bernie Sanders ha fatto campagna elettorale per codesto odiatore che nega il diritto di Israele di esistere. Che New York cada nelle mani di un sodale del terrorismo islamista dovrebbe preoccupare non soltanto gli americani – a parte il fratello musulmano Barack Hussein Obama che dice di intravedere attraverso Zohran un futuro di luce, espressione che rimanda agli assassini di Sendero luminoso, i guerriglieri comunisti del Perù – ma tutti noi.
Intanto, il futuro luminoso dell’Europa islamizzata si macchia ancora una volta di sangue. Un altro fratello musulmano di Mamdani – il sindaco fautore dell’intifada in tutto il mondo – ha investito in Francia dieci persone tra passanti e ciclisti, ferendone 4 in modo grave. Ovviamente, sospinta dal cupio dissolvi, la Procura locale ha subito dichiarato che non è detto si tratti di terrorismo! Che sia stato solo un diverbio per il parcheggio? Il tentativo di strage compiuto al grido Allahu Akbar rimanda a una divinità, certo, da rispettare, rispedendola, però, a casa sua, giacché in Europa di veramente grande c’è soltanto il numero delle azioni terroristiche in suo nome. In Italia, Mamdani è già diventato il nuovo duce che conduce e condurrà i sinistri, occupando il posto che fu di Vladimir Lenin, Iosif Stalin, Leonid Brežnev, Mao Zedong, János Kádár, Ho Chi Minh, Che Guevara, Fidel Castro e Pol Pot. Infine, dopo tante brutali icone, nessuna delle quali vicina alla civiltà occidentale e dopo l’inchino per Aboubakar Soumahoro e Ilaria Salis, tocca al marxmaomettano Zohran stregare mente e cuore dei “compagni”.
Il mamdanismo reale non significherà per New York giustizia sociale, semmai comporterà assistenzialismo con voragine di denaro pubblico, disastro economico, donne sottomesse, sharia, jihad e caccia all’ebreo. Da noi, a rendere immarcescibile il cupio dissolvi ci pensano pure i magistrati, a cominciare dalla Corte dei Conti che blocca il ponte sullo Stretto di Messina, ma che non proferì parola sui costi per lo Stato – circa 165 miliardi di euro da gettare nel cesso – dello sciagurato Superbonus.
Nel dicembre 2024, un Tribunale di sorveglianza ritenne Vincenzo Lanni, l’accoltellatore, 11 mesi dopo, di Anna Laura Valsecchi, non socialmente pericoloso. Eppure, la schizofrenia del povero Vincenzo, con pregressi due tentati omicidi e ipotizzabili aggressioni in prospettiva, non è scientificamente possibile che scompaia di colpo, a meno che la Madonna miracolosa di Lourdes non si sia insediata in Tribunale. Che si tratti proprio di quei giudici incapaci profetizzati dall’Associazione nazionale magistrati? L’Anm è capacissima, infatti, di raccontarle grosse, coprendosi di assurdo, attraverso dichiarazioni prive di senso. L’Anm, ad esempio, boccia il sorteggio, come strumento per decidere i componenti del Consiglio superiore della magistratura, adducendo la seguente motivazione: la sorte favorirà soltanto i togati incapaci.
L’inetto, dunque, sarebbe regolarmente prescelto da quella scema di donna Estrazione. L’argomentazione da Cacasenno contrasta, tuttavia, con la realtà. Le percentuali dei magistrati ritenuti, ogni anno, abili, valenti, idonei, capaci, quindi degni di promozione, raccontano il contrario. Circa il 99 per cento viene valutato magna cum laude e promosso, cioè a dire che solo uno su 100 denoterebbe carenze e difetti. Delle due l’una: o quel 99 per cento è l’ennesima testimonianza di quanto la corporazione esalti falsamente se stessa; oppure la statistica rivela quanto sia irragionevole ipotizzare che donna Estrazione privilegi sistematicamente l’unico inidoneo su 100 e 100 inetti su 10mila.
L’Anm in grado di siffatti spropositi appare in linea col progetto del cupio dissolvi – in questo caso riferito anche alla logica e all’Aristotele dell’A non è non A – visto che disvela una verità stomachevole per gli italiani a suo tempo nauseati dagli eccessi e dai danni della partitocrazia. L’Associazione togata teme gli estratti a sorte, quindi non determinati da patteggiamenti tra correnti, sia perché rappresenterebbero il colpo apoplettico alla propria partitocrazia, la correntecrazia, sia perché minerebbero le velleità politiche e le esondazioni del Csm, costretto addirittura a rientrare nell'alveo del dettato costituzionale, rinunciando al ruolo usurpato, a colpi di straripamenti, di Terza Camera della Repubblica. Affermare che il sorteggio favorirebbe gli incapaci è, inoltre, una maniera maldestra, eppur eloquentissima, per coprire l’andazzo politicante di un Csm aduso a contestare disegni e proposte di legge, talora, ancor prima che siano approvate e varate dal Parlamento, l’unica istituzione costituzionalmente legittimata a legiferare.
Tra Chillullah il più grande, ma troppo grande per non far danni, gli amici di Hamas, i pro-Pal, Mamdani lider maximo della sinistra, i magistrati che ignorano il principio di non contraddizione e che ci vogliono far credere agli asini volanti, ci dovremmo, dunque, fatalisticamente sottomettere al cupio dissolvi? Forse, alla faccia dei Mamdani, sarà meglio resistere e contrastare l’itinerario suicidario.
Aggiornato il 07 novembre 2025 alle ore 09:45
