Abolire il gioco del calcio a Roma

Sassolini di Lehner

Dopo Roma-Torino e Sassuolo-Lazio non sarebbe sbagliato porsi la seguente inquietante domanda: la Capitale è l’habitat ideale per praticare il football? Osservatori obiettivi e attendibili, quindi non provenienti da quotidiani sportivi ballerini, né da Rai sport, Mediaset e tantomeno dai  goliardici team pallonari di Sky (dove un improbabile Paolo Condò profetizzò un sicuro match equilibrato tra Paris Saint-Germain e Inter, Finale di Champions League finita 5-0) risponderebbero che il calcio non è adatto alle romane, squadre che conquisterebbero più facilmente trofei e coppe, cimentandosi in giochi meno complicati, tipo nascondino, sottomuro, acchiapparella, magari sino al più impegnativo e insidioso lippa, detto anche bastone e nizza, spitizzingùlo, mazza.

Gian Piero Gasperini, sottratto all’aria purissima e tonificante di Bergamo alta, con l’afa di Roma, peraltro pure vedova del fu ponentino, rischia di rivelarsi una lippa al sugo, pardon, una pippa in bianco. Maurizio Sarri, irrobustito dalle 80 sigarette al giorno mentre allenava il vitaminico Chelsea football club, oggi, già quattro Nazionali senza filtro, nel clima della città eternamente presa a pallonate, lo riducono in allenatore incenerito, capace di farsi infilzare da un Alieu Fadera. Dan Friedkin e Claudio Lotito sono, dunque, pregati di investire i loro denari in contese più consone all’Urbe, tipo gare di rubamazzo, un, due, tre stella, il pasticcio con la plastilina. E le tifoserie, di certo, non mancheranno di festeggiare le eventuali Coppe Uefa di fare tana!

Per siffatte singolar tenzoni, Gasperini e Sarri non sono indispensabili, ergo, con risparmio di milioni, dovrebbero essere rispediti nelle zone climaticamente più consone alle loro impotenzialità, pardon, potenzialità tattico-strategiche, Roma ne ha presi troppi di spitizzingùlo, per continuare col disastroso pallone. Del resto, è chiaro che, dalla breccia di Porta Pia in poi, per curare le emicranie al Caput mundi abbisognano più lippe, che pippe.

Aggiornato il 16 settembre 2025 alle ore 10:26