Le geometrie geopolitiche per la liberazione di Cecilia Sala

Non è difficile capire quali geometrie diplomatiche siano state disegnate da Giorgia Meloni per giungere alla liberazione di Cecilia Sala. Si parte da alcuni punti fermi.

Primo. Non aveva senso che la Meloni aspettasse a Roma l’arrivo di Joe Biden – atteso verso il 10 gennaio – per sondarlo circa le loro intenzioni sulla liberazione dell’iraniano Mohammad Abedini, per il semplice motivo che Biden lascerà la Casa Bianca fra meno di due settimane e che comunque, anche volendo, la sua Amministrazione non avrebbe potuto consentire alla liberazione dell’ingegnere iraniano appena un mese dopo averne chiesto l’arresto e l’estradizione.

Secondo. Bisognava, invece, correre da Donald Trump, prossimo presidente, a chiedere quale sarebbe stata la posizione della nuova Amministrazione sull’iraniano detenuto in Italia. Cosa allora sarà probabilmente accaduto? Quello che segue, probabilmente, lo scenario che Giorgia Meloni è stata capace di costruire e di far funzionare nel modo migliore.

Trump ha rivelato alla presidente Meloni che la sua Amministrazione non avrebbe seguito la medesima linea di quella di Biden e che perciò non avrebbe avuto soverchio interesse all’estradizione di Abedini. A quel punto il cerchio si chiude. Meloni chiede a Trump di domandare all’Iran la liberazione della Sala, garantendo che l’Italia, nelle 48 o 72 ore successive, avrebbe liberato l’ingegnere iraniano. Trump accetta e lo fa. L’Iran acconsente perché lo chiedono gli Usa direttamente e libera così la Sala. Mentre scrivo, il ministro Carlo Nordio concorda con Giorgia Meloni i tempi e i modi della liberazione del detenuto iraniano, che avverrà entro questa settimana. L’unico scontento sarà Biden, ma poco importa, perché di fatto Trump si muove già da settimane come il vero presidente Usa e lo resterà per i prossimi 4 o, forse, 8 anni. Non resta che applaudire Giorgia Meloni che, senza badare ai lacci della diplomazia tradizionale e alle cautele dei Servizi segreti, ha risolto uno spinoso problema in pochi giorni e nel modo migliore. Ha mostrato cosa può fare e come sa muoversi, dalla posizione di presidente del Consiglio, una persona intelligente, perspicace, dotata di spirito pratico e di lungimiranza. Complimenti.

Aggiornato il 09 gennaio 2025 alle ore 13:09