Sassolini di Lehner
Solo la bischeraggine occidentale può far passare la propaganda di Hamas senza un minimo di controllo. Ci dicono, ad esempio, che i bambini in quel di Gaza muoiano assiderati per temperature talmente glaciali... da sfiorare i 20 gradi. Noi a Roma, con la massima a 10 gradi, saremmo già tutti surgelati, eppure nessuna tivù, pubblica o privata, diffonde l’allarmante notizia dei Quiriti in offerta speciale 3x2 in confezione Findus. La verità è che il riscaldamento globale esiste, aggredisce e intigna, desertificando i neuroni di molti addetti all’informazione.
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Ruhollah Khomeini è vivo e lotta con noi. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, nominatosi capo della polizia morale ha decretato che fumare in pubblico è un’oscenità che va punita con multe fino a 240 euro. Giuseppe Sala, a parte i calzettoni arcobaleno in onore dei morigerati militanti Lgbtqia+, si veste da sbirro per il buon costume meneghino e per la salvezza del pianeta, già afflitto dalle flatulenze dei bovini. Fonti autorevoli certificano, però, che il guardiano della moralità, l’ayatollah Giuseppe Sala scoreggia 21 volte al dì – tale la media quotidiana di loffe degli umani – comunque più di quattro mucche frisone.
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Dagospia, pardon, MarioDraghispia, intossicato dall’odio verso Giorgia Meloni, arriva sino al punto di sparare a pallettoni su Marco Travaglio, chissà perché sospettato di recondite simpatie per la “ducetta della Garbatella”. Colpito dall’ennesimo attacco di follia, ha attribuito ad Antonio Tajani e alla Meloni, esposti al pubblico ludibrio come novelli guardiani della rivoluzione islamica, la responsabilità della prigionia di Cecilia Sala.
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I tempi della giustizia. Generalmente il bradipo è più veloce, comunque meno pigro, ma quando si tratta di arrestare Gianni Alemanno si salta pure il cenone di San Silvestro. Premesso che io non faccio parte degli estimatori, visto che, a suo tempo, descrissi Alemanno, allora sindaco di Roma, in foggia di “abominevole uomo delle nevi capitoline”, oggi non posso non esprimergli la più sincera solidarietà insieme a un caldo consiglio: Gianni, diventa “galeotto democratico”, cioè buttati a sinistra!
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Ci avrebbero dovuto pagare le pensioni. Così, dicevano i compagni della Ztl e gli Agit-Prop di Jorge Mario. Eppure, il lavoro preferito dagli islamici accolti in Italia è lo stupro. L’ultimo è avvenuto a Capodanno in quel di Milano. All’Inps non risulta, però, che le violenze carnali e consimili schifezze, quand’anche non sanzionate dalla magistratura ed edulcorate a mezzo stampa, incrementino il fondo pensioni. Chi stupra è un impotente in fieri. Gli eunuchi senza attributi non portano contributi.
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Nel 2024, 266 agenti della Polizia sono stati aggrediti e feriti più o meno gravemente. Ciò nel rispetto della Costituzione, specie nei commi dettati, anzi, compitati da Iosif Stalin ai padri costituenti, secondo i quali è un diritto sacrosanto il ferimento dei lavoratori di polizia, i quali debbono subire inerti i compagni aggressivi e vandali, che picchiano da progressisti, se non vogliono finire, dopo essere stati ricoverati, pure incarcerati.
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Vademecum tascabile per il carabiniere perfetto. Se un islamico intende esercitare il diritto costituzionalmente garantito di accoltellare chiunque gli passi davanti, non devi difenderti o addirittura reagire. Delle due l’una: puoi dartela a gambe oppure farti pugnalare. Se gli spari per proteggere te stesso ed altre persone, facendo un favore all’umanità, sappi che neppure la Virgo Fidelis ti eviterà la nemesi giudiziaria.
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A Milano un gruppo di nordafricani ha festeggiato il Capodanno ringraziandoci per l’accoglienza e l’ospitalità. A modo loro, però, esponendo bandiere maghrebine sventolate al grido “fanculo Italia” e “polizia di merda”. La metafora della loro ingratitudine e della nostra idiozia è ben descritta dal dito medio alzato rivolto a tutti noi attraverso le telecamere. Per non essere messo alla gogna in quanto islamofobo, preciso che non tutti gli islamici sono dei potenziali terroristi e nascondo che tutti i terroristi ormai sono islamici.
Aggiornato il 03 gennaio 2025 alle ore 18:19
