Maometto ride di noi e ci ringrazia

Sassolini di Lehner

Mentre gli opinatori a vanvera si agitano per la temuta reazione di Israele all’attacco dell’Iran, il Profeta sorride. Nessuno di questi ciarlieri del nulla, in fondo, ha il coraggio di raccontare la verità: Benjamin Netanyahu non attaccherà Teheran perché con la guerra consolida il suo governo. L’attacco, che si spera sia il più distruttivo possibile, è mirato a scongiurare la prossima futura fabbricazione della bomba atomica, che gli ayatollah non avrebbero scrupolo alcuno a lanciarla su Israele. Al momento non ce l’hanno, ma in breve potrebbero metterla a punto. E allora, gli stessi chiacchieroni di oggi potrebbero saltare in aria con tutte le loro corbellerie.

Maometto è, peraltro, grato a comunisti, piddini, magistrati, vescovi, preti, franceschiellisti, informazione a mezzo stampa e quella televisiva – da Sky a La7, da Rai 3 alla nuova Pravda made in Mediaset.

Il Profeta adora tutti i bischeri accoglisti d’Italia – compresi coloro che si beccano valigie e borsoni di carta moneta, gente tutt’altro che grulla – visto che i terroristi di Hamas in fuga da Gaza ed i membri assassini del partito di Dio, scappati dal Libano, stanno arrivando a frotte, spacciandosi per povere vittime, sulle nostre coste. E noi li accogliamo a braccia aperte.

Il Profeta, inoltre, ci ringrazia per la caccia, casa per casa, all’ebreo e il diffuso odio contro gli israeliani in questa disgraziata Penisola, invasa dai malati di mente in libera uscita, da quando un Parlamento di buonisti senza cervello divenne succubo di “psichiatria democratica”.

Infatti, gli ingenuotti eletti dal Popolo abolirono il manicomio, senza sostituirlo con case di cura, magari più umane e moderne, ma pur sempre atte a segregare i matti, evitando il rischio di rimetterli in circolazione. La malattia mentale di un singolo, infatti, possiede la tremenda forza propulsiva capace di contagiare e distruggere famiglie, clan e società.

Del resto, gli stessi “psichiatri democratici”, che nessun magistrato, né “democratico”, né di altra corrente, osò arrestare per eversione progettata ed attuata, teorizzarono le grandi potenzialità rivoluzionarie ed antisistema del pazzo rimesso in libertà. Meglio della classe operaia, il vero ariete anticapitalista fu considerato in primo luogo lo psicotico. Un soggetto sospettato di problemi mentali, dato che ha scritto di voler dedicare l’esistenza a cambiare la geografia del mondo, è George Soros. Costui, già famigerato per aver lavorato da ragazzo con i nazisti, quindi, per le devastanti speculazioni sulla lira, finanzia l’accoglienza indiscriminata, probabilmente perché intende eliminare il Vecchio Continente dal mappamondo. Inoltre, distribuisce dollari a mezzo Parlamento europeo, che, non a caso, lavora sodo per distruggerci.

Un tempo, quando il buon senso sussisteva, se qualcuno si fosse pubblicamente vantato d’essere impegnato costantemente per “salvare il pianeta”, sarebbe stato rinchiuso nel pronto soccorso della neurodeliri, in compagnia di quanti si spacciano per Napoleone, Giulio Cesare, Garibaldi, Ramsete II o Elvis Presley.

Oggi, con i manicomi sprangati per sempre dai grulli, capi di Stato e financo Pontefici si proiettano televisivamente in foggia di eroi col petto in fuori, tesi a liberare la Terra dal più pericoloso ed inquinante degli animali: l’uomo.

Anche per siffatta diffusa follia, Maometto ci è grato, visto che l’idiozia ecologistica (o bolscevismo di tipo nuovo) è destinata ad abbattere l’Occidente e ad estinguerne produzione, tecnologia, ricchezza, benessere, nonché l’idea stessa di libertà e di liberaldemocrazia.

Il Profeta rende omaggio agli stessi militanti Zan-Zan di Lgbtqia+, stolidamente distratti, anzi accecati dall’ideologia eversiva comunistoide. I Zanzanisti fuori di testa non si rendono conto del fatto che nell’Italia dominata dagli islamici il loro unico diritto sarà quello di scegliere il piano da dove essere scaraventati a terra, ovviamente a partire dal terzo in su. Zan-Zan e compagni, a partire dagli inclusivi Pier Silvio, Marina Berlusconi e i ripetitori acritici della balla Ius scholae, rimpiangeranno il Governo Meloni e invocheranno, quando sarà troppo tardi, il ritorno di Giorgia.

Aggiornato il 04 ottobre 2024 alle ore 09:36