Falce, martello e manganello

Sassolini di Lehner

“È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”.

Così detta la XII disposizione transitoria della Costituzione Italiana, che andrebbe applicata più che mai, oggi, visto che l’antisemitismo dilaga. Solo che attualmente la caccia all’ebreo si ricopre soprattutto di falce e martello... e manganello.

Dovrebbe essere vietata, dunque, sotto qualsiasi forma, la riorganizzazione del mai disciolto raggruppamento dei nipotini di Iosif Stalin, Palmiro Togliatti, Leonid Breznev, Mao Tse-tung, Pol Pot, Fidel Castro, Ernesto Che Guevara, che in Italia hanno dimostrato l’impudenza di caratterizzarsi con l’aggettivo “democratico”.

Il fascismo, del resto, non scaturì da destra, bensì dall’estrema sinistra del socialismo massimalista, dalla “settimana rossa” degli anarcosindacalisti e di Benito Mussolini, dagli scappati di cervello che predicavano la rivoluzione socialista e finirono per farla marciando su Roma.

Togliatti si liberò della moglie e del figlio ebrei, tenendoli rinchiusi in Urss, quindi, il figlio, in casa di cura psichiatrica. Non ebbe scrupoli a scrivere appelli ai fratelli in camicia nera. Lo stesso applaudì il Patto Molotov-Ribbentrop e il regalo di Stalin a Hitler, consistente nelle centinaia di israeliti trasferiti da carceri e Gulag comunisti alle camere a gas naziste.

Stalin, dapprima riconobbe lo Stato d’Israele, supponendo che sarebbe diventato l’ennesima filiale sovietica; quindi, accortosi che sionismo non avrebbe mai potuto far rima con realsocialismo, diede sfogo al suo odio per gli ebrei, perseguitati e condannati a morte in Unione sovietica e nelle colonie della cortina di ferro. Di lì, poi, il sostegno ai Paesi arabi, foraggiati e incoraggiati ad aggredire Israele.

Gli amorosi sensi tra fasci, nazi e compagni marcarono il funesto passato e distinguono il vergognoso presente.

Intanto, il capo dello Stato ricorda gli orrori nazisti, ma glissa sull’antisemitismo cattocomunista odierno.

Le cerimonie in memoria di quel macellaio di Hassan Nasrallah sono celebrate nelle piazze italiane dai compagni che invocano il sol dell’avvenire, l’astro nazi-comunista che brucerà Israele e tutti gli ebrei sparsi nel mondo.

Simili oltraggi a pugno chiuso alla umana convivenza ed alla civiltà non andrebbero soltanto vietati dal Viminale, ma sanzionati penalmente da giudici liberali, quindi non “democratici”.

Quando si invitano i compagni a segnalare con pennarelli rossi le abitazioni degli ebrei ovvero dei sionisti, l’unica risposta della Repubblica nata dalla Resistenza al nazifascismo e ancora in corso di lotta di Liberazione dai “democratici” non può che essere implacabile, dura, durissima.

La Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza si è purtroppo rivelata assente o distratta ogni volta che le intolleranze e le istigazioni alla violenza e all’antisemitismo sono provenute da sinistra.

Chissà se codesta Commissione straordinaria riuscirà a dimostrarsi credibile e seria, non al servizio dei comunisti, ora che la sua stessa presidente Liliana Segre è quotidianamente oggetto di campagne di odio da parte degli avanzi del comunismo.

Oggi, manganelli, olio di ricino e squadracce sono colorati di rosso.

Aggiornato il 02 ottobre 2024 alle ore 09:24