Sto occupando la casa di Roberto Salis

Sassolini di Lehner

Con l’afa che fa assonanza con asma, nonostante lo stress e il logorio della vita occupazionale moderna, dotato di tutti i ferri del mestiere, piede di porco di sinistra compreso, sono deciso ad impadronirmi degli appartamenti altrui.

Contro i palazzinari e per assestare un colpo mortale al racket dei padroni, appena il tizio preso di mira varcherà il portone del palazzo, io, nemico giurato della proprietà privata, quasi quanto, a parole, Papa Bergoglio, gli scipperò l’appartamento borghese.

Ecco, è uscito. Credo che il capitalista vada dal dentista o in televisione a perorare i diritti delle figliuole occupanti.

Salgo a due a due gli scalini e comincio a lavorare col piede di porco di sinistra. Sulla porta leggo: “Roberto Salis”. Finalmente penetro – le occupazioni sono affini agli stupri – godo e mi ci piazzo.

Occupo e non mi preoccupo. Chissenefrega se il familismo amorale impazza al punto che i reati di figli sovversivi ricadranno su padri familisti, già candidati in liste liberal-liberiste, tutt’altro che fratoian-leniniste.

Ilaria, tutt’altro che liberale e liberista, mi ringrazierà.

Aggiornato il 26 giugno 2024 alle ore 10:21