Il crimine paga in euro

Sassolini di Lehner

Un buon padre deve saper indirizzare gli itinerari esistenziali dei figli. Mio figlio è nelle mani di una diabolica partita Iva. Per patetico familismo, non gli rivelo la verità: Iva è niente altro che il refuso laico di Eva, la velleitaria saputona che condannò Adamo, se stessa, l’intera umanità, compresa la comunità Lgbtq+. Il Signore, infatti, disse ad Adamo: “Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero, di cui ti avevo comandato non ne devi mangiare, maledetto sia il suolo per causa tua, con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita. Spine e cardi produrrà per te e mangerai l’erba campestre. Con il sudore del tuo volto mangerai il pane; finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!”.

La maledizione di Eva in Iva fa ammazzare e impolverare di lavoro mio figlio, sciagurato libero professionista informatico. Le tasse lo spolpano, imponendogli una dieta a base di cirioletta ripiena di mortadella, talvolta sostituita dalla scatoletta di cannellini insaporita con pepe, sale ed erba cipollina. La domenica, in luogo di pane e cipolla, si permette cicoria di campo ripassata con aglio, olio e peperoncino, frittatona con patate, un cremino Algida. Da padre responsabile e previdente, l’ho afferrato per la collottola e gli ho intimato: adesso, non ti do un consiglio, ma un ordine tassativo.

Ovvero: prendi un aereo e atterra in un Paese dell’Unione europea. Acquista in loco l’attrezzatura necessaria per aprirti la strada verso il Soldo dell’Avvenire, magari prendendo a martellate chi la pensa diversamente da te o, senza troppo sottilizzare, colpendo alla cieca anche i passanti – risultando comunque colpevoli a priori – che non la pensano proprio secondo i filosofemi ipogarantisti del mitico Piercamillo Davigo.

Reitera codesti encomiabili comportamenti da picchiatore antifascista, avendo l’accortezza di passare sempre per squadrista comunista, libretto rosso e pischelletto bulletto. Se avrai fortuna, ti arresteranno. Sarai, indi, così astuto da piagnucolare e spargere a spaglio tanta lacrimosa lagna, da impietosire cani e porci buonisti… a nulla, subito lesti a protestare per i diritti calpestati da una giustizia meno strabica di quella italica delle toghe rosse.

Per te si muoveranno ministri, consoli, ambasciatori, Comunità internazionali for Human Rights. A quel punto sei già in pista di lancio. Un partito di avanzi marx-leninisti ti candiderà al Parlamento, nazionale oppure europeo, a seconda delle date. I compagni dei centri sociali, di norma dediti a sfasciare, occupare, spacciare, rubare di tutto anche l’energia elettrica – complice il cardinal Konrad Krajewski, elemosiniere di sua santità sudamericana – picchiare, incendiare, faranno un’eccezione, adeguandosi alla demonizzata, borghese, capitalistica cornice liberal-democratica.

Insomma, ti voteranno e il tuo Soldo dell’Avvenire cancellerà per sempre gli infernali triboli della partita Iva, già Eva. Se, uscendo il 23, bucio di ululo, ti capiterà un seggio nell’Europarlamento, allora “panza mia fatti capanna”! Ti metterai in tasca ogni mese 12.803 euro netti più 5.250 euro per 15 giorni di presenza, alla faccia di Eva e di Iva. Insomma, oltre 18mila euro mensili, senza contare le valigie e i borsoni ricolmi di valuta spediti e recapitati “per errore” dal Qatar, dal Marocco, dal Cremlino, dalla Cina, dalle lobby dell’universo mondo. Rischi? Meno di zero. Ci penserà Bruxelles, famoso porto delle nebbie, a far passare il tutto come un malaugurato scambio di bagagli tra il check-in e la zona di deposito valigie dell’aereo.

Caro figliuolo, se eseguirai alla lettera il mio comandamento, altro che mortadella, pane, cipolla, fagioli, cicoria, frittata, cremino. Sul tuo desco, allestito da veri chef stellati – non i cialtroni che si sputtanano recitando negli spot truffaldini – solo ostriche, cordon bleu, astice, aragosta, gamberi rossi di Mazara, caviale beluga e botti di Dom Pérignon. Alla salute, caro figlio: cin cin, cheers, salud, salude, prosit, prost, skål, na zdrowie.

Aggiornato il 12 giugno 2024 alle ore 17:53