Da Gelli a Greta Thunberg

Sassolini di Lehner

La pigrizia neuronica genera mostri. Passata la stagione nella quale tutto e il suo contrario venivano attribuiti alla massoneria deviata, in ispecie alla P2, diretta da Gelli. Addossarono all’onnivalente poeta di nome Licio addirittura l’omicidio di Olof Palme, stragi, eversioni, l’origine di tutte le piste, di ogni corruzione. Furono, perciò, immortalati i magistrati che, secondo la leggenda, scovarono stoicamente l’elenco degli iscritti. Giuliano Turone e Gherardo Colombo, il 17 marzo 1981, toccarono con mano, col rischio di bruciarsi, i 953 scottanti nomi di iscritti al malefico club del Diavolo. Passò, però, sotto silenzio il fatto che i due eroici “disvelatori” avevano scoperto l’acqua calda.

Eppure, bastava leggere il volume di Piero Luigi Vigna e Giorgio Sturlese Tosi (In difesa della giustizia, Milano 2011), dove Vigna ricorda: “Gelli… mi consegnò personalmente la lista di tutti gli iscritti alla P2… quando poi iniziò il processo per l’omicidio Occorsio e dovetti presentare in aula la lista della P2 ritenni opportuno farla pubblicare su alcuni organi di stampa. Nel 1981, quelle stesse liste, con pochi nomi diversi, furono ritrovate a Castiglion Fibocchi: allora, solo allora mi telefonò il ministro dell’Interno Virginio Rognoni dicendo: “Dottor Vigna, so che lei era già a conoscenza di questi documenti. Perché non li ha mai inviati al ministero?”. Risposi: “Non pensavo che al ministero si leggesse solo Topolino, perché, signor ministro, guardi che sono state già pubblicate su organi di stampa di tiratura nazionale...””.

Oggi, in luogo della P2, polla di tutti i crimini, la pigrizia mentale utilizza il cambiamento climatico. È forse il caso di adeguarsi, visto che è assai difficile spiegare avvenimenti e arcani, tali da sotterrare Isaac Asimov. La Procura di Firenze, ad esempio, accusa il generale Mario Mori dei seguenti crimini:

– strage;

– associazione mafiosa;

– associazione con finalità di terrorismo internazionale;

– eversione dell’ordine democratico.

Mario Mori, dunque, peggio di Gelli, anzi, ben al di là dei canini di Nosferatu.

BENEMERITA? MACCHÉ, MALEMERITA

Solo il cambiamento climatico può illustrare sia le iperboli giudiziarie, sia l’effetto boomerang sulla casta faraonica di lotta e di Governo: gli italiani, infatti, seguitano ad aver fiducia nella Benemerita, mentre diffidano della creatività cubista della nostra giustizia. Le stesse piogge, che fanno esondare i fiumi – i magistrati straripano anche in periodi di siccità – allagando e devastando metà della Penisola, potrebbero spiegare i problemi cardiaci del ministro Crosetto (tanti auguri, rimettiti presto, caro Guido, talora ti ho criticato, pur continuando a stimarti). Il riscaldamento globale può dar ragione anche del lutto cosmico per il macellaio Ebrahim Raisi. Si veda il messaggio di Jorge Mario Bergoglio: “Invio le condoglianze per la morte del presidente Ebrahim Raisi, del ministro degli esteri Hossein Amir-Abdollahian e di tutti coloro che hanno perso la vita nell’incidente dell’elicottero… affido le anime dei defunti alla misericordia dell'Onnipotente… con le preghiere per coloro che piangono la loro perdita, soprattutto le loro famiglie, invio l’assicurazione della vicinanza spirituale alla Nazione in questo momento difficile”.

Certo, l’Onnipotente dovrà spremersi assai per perdonare i registi della polizia morale, che violenta, tortura e ammazza le fanciulle col velo mal messo. Solo i dogmi dei gretini possono giustificare il Consiglio di sicurezza dell’Onu che, in un commovente momento di raccoglimento, ha osservato un minuto di silenzio in memoria dell’assassino. Stante il cambiamento climatico, si ravvederanno codesti ineffabili membri dell’Onu, che, storditamente, dimenticarono le dovute condoglianze per la tragica scomparsa, 23 maggio 1945, di Heinrich Himmler.

Aggiornato il 22 maggio 2024 alle ore 10:59