Professor antioccidentale

Prima con l’invasione russa dell’Ucraina ed oggi con il barbaro attacco dei guerriglieri di Hamas allo Stato di Israele, prosegue imperterrito il delirio di alcuni presunti intellettuali che di professione svolgono il ruolo di odiatori delle democrazie occidentali, il cui sistema, capitanato dagli Stati Uniti, viene considerato da costoro come il male assoluto. Tra questi spicca da tempo Alessandro Orsini, docente di Sociologia del terrorismo alla Luiss e direttore del Centro per lo studio del terrorismo all’Università di Roma Tor Vergata.

Ebbene, questo eminente cattedratico, se così lo vogliamo definire, ha pubblicato su Facebook il seguente post: “Scusate, ma adesso i direttori di (quasi) tutti i quotidiani, speaker radiofonici e conduttori televisivi italiani, che cosa faranno? Hamas rappresenta il popolo invaso (come l’Ucraina) e Israele rappresenta il popolo invasore (come la Russia). Quindi? Che cosa diranno quei pagliacci di (quasi) tutti i direttori di quotidiani, speaker radiofonici e conduttori televisivi italiani? E che cosa faranno Jens Stoltenberg, Ursula von der Leyen e Paolo Gentiloni? Invieranno Leopard, Abrams, F-16, Himars (lanciarazzi multiplo prodotto in America, ndr) e munizioni ai palestinesi? Adesso mi aspetto che i conduttori televisivi italiani passino il loro tempo a chiedere di condannare l’invasione israeliana della Palestina. Riuscite a immaginare questi ipocriti del teleschermo mentre dicono con la vena gonfia sul collo: ‘Allora, professor Orsini, condanna o non condanna l’invasione israeliana della Palestina? Stia attento perché, se non condanna Israele, le strappiamo i contratti di lavoro e avviamo una gigantesca campagna diffamatoria contro di lei’. Ma che buffoni di corte che siete. Himars ad Hamas? Fa pure rima. L’informazione sulla politica internazionale in Italia funziona come nelle dittature”.

Infatti, l’illustre professor Orsini ha perfettamente ragione, l’Italia non è un Paese adatto per le sue inverosimili prese di posizione. Egli dovrebbe fare un pensierino circa l’allettante possibilità di trasferirsi in uno di quegli Stati che si sospetta abbiano armato ed istruito le feroci milizie palestinesi di Hamas. Siamo certi che in quelle felici terre di vera democrazia e di vero pluralismo, in cui il diritto di parola non è certamente impedito come in Italia, questo grande pensatore troverà lo spazio che il suo genio merita. Le nostra dittatura, oltre a pagarlo profumatamente per impartire le sue illuminanti lezioni di fantapolitica complottarda, ancora non lo ha candidato al premio Nobel per l’idiozia. E questo, se permettete, è veramente una gravissima colpa.

Aggiornato il 12 ottobre 2023 alle ore 09:43