Sulle strade manca il deterrente

Mi spiace doverlo rilevare, ma nel nuovo Codice della strada fortemente voluto da Matteo Salvini, non per sua responsabilità, manca il cosiddetto elemento deterrente di multe e sanzioni, che nella circolazione stradale viene necessariamente incarnato da chi rappresenta l’autorità pubblica, ovvero le forze di polizia deputate al controllo dei comportamenti che mettono a repentaglio la sicurezza dei cittadini.

A tal proposito vorrei riportare il commento, pubblicato su una rivista specializzata, di una automobilista olandese che vive in Italia da tempo: “Salve. Ho letto tutte le novità sul nuovo Codice della strada. Purtroppo, non trovo nessun intervento sul fatto che molti automobilisti si piazzano, quando ci sono tre corsie, nella corsia centrale anche quando la corsia di destra è libera. Io sono olandese e so che quando questo succede all’estero ci sono delle multe salate. Speriamo che Salvini tenga presente anche di questa infrazione”.

Ecco, già il fatto di sottolineare che all’estero alcune pessime abitudini, che purtroppo da noi sono la norma da alcuni decenni, vengono duramente sanzionate – cosa, peraltro, che mi viene spesso testimoniata da tanti amici che girano il mondo occidentale – la dice lunga circa una anomalia automobilistica, se così la vogliamo definire, molto, ma molto italiana. Sarebbe estenuante e perfettamente inutile elencare la montagna di infrazioni stradali che in ogni luogo del Paese avvengono con grande naturalezza, laddove le strisce continue, i vari diritti di precedenza e i sempre più derelitti cartelli sono stati oramai retrocessi al livello di semplici consigli. In tal senso, siamo di fronte a un tale collasso sistemico dei comportamenti che, giunti a questo punto, non è realistico fermare neppure se per avventura si riuscisse a militarizzare l’intera viabilità italiana.

A questo proposito, vorrei riportare la considerazione che uno sconsolato vigile urbano di un piccolo centro umbro mi ha rivolto, dopo che gli avevo segnalato che, durante una corsa podistica organizzata in memoria di una giovanissima vittima di un incidente automobilistico, alcuni partecipanti avevano raggiunto il ritrovo percorrendo in stile Formula 1 una tortuosa stradina di campagna: “Lo so che la cosa risulta particolarmente paradossale in un simile contesto, ma che ci vuole fare, alla maggioranza dei nostri concittadini piace correre. Cercare di farli ragionare equivale a svuotare il mare con un secchiello”.

Non credo che ci sia molto altro da aggiungere.

Aggiornato il 05 luglio 2023 alle ore 09:48