Su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il 22 aprile 1946 il Re Umberto II emanò un decreto: “A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale”.
La ricorrenza venne celebrata anche negli anni successivi, ma solo nel 1949 è stata istituzionalizzata come festa nazionale, insieme al 2 giugno, festa della Repubblica.
Si può celebrare in diversi modi questa ricorrenza così importante per il nostro Paese, ma esistono dati, numeri e vite che non possono essere smentiti: per la Liberazione dell’Italia morirono nel nostro Paese circa 90mila soldati americani, sepolti in 42 cimiteri del suolo italiano, da Udine a Siracusa. Secondo i dati dell’Anpi, furono 6882 i partigiani morti in combattimento. Per ogni partigiano caduto in armi ci furono almeno 13 soldati americani caduti per liberare l’Italia.
Senza voler scatenare nessuna polemica, il ricordo de L’Opinione delle Libertà va a tutti quei nomi che si trovano scritti sulle lapidi dei cimiteri di guerra. Grazie!
Aggiornato il 26 aprile 2023 alle ore 09:34