Troppi sceriffi nella politica italiana

Dopo l’impressionante proliferazione di politici sceriffi durante la pandemia da Sars-Cov-2, inclini a perseguitare chiunque osasse oltrepassare la soglia di casa anche solo per sgranchirsi le gambe, oggi abbiamo il cacciatore di orsi con la stella. Ovviamente, ci riferiamo al presidente del Trentino-Alto Adige, il leghista Maurizio Fugatti, il quale è stato duramente attaccato da un suo compagno di partito, l’ex deputato Filippo Maturi, il quale nel 2020 è stato nominato da Matteo Salvini responsabile per il Dipartimento per la utela degli animali della Lega Nord.

In una intervista rilasciata a Ofcs.Report, Maturi rivela di aver proposto tre anni fa a Fugatti, quando ancora l’orsa Jj4 non aveva mostrato comportamenti aggressivi, di spostare quest’ultima e molti altri esemplari nella più grande riserva di orsi bruno che si trova in Romania, a Zărnești. Il luogo è conosciuto come “Santuario dell’Orso della Libertà”, dove i grandi plantigradi vengono accolti e curati ma senza rappresentare un pericolo per gli esseri umani. E avendo ricevuto all’epoca ampia disponibilità da parte della direttrice del Santuario, Maturi si chiede per quale motivo la sua proposta non sia stata presa neppure in considerazione.

La risposta che viene data nell’articolo è netta. L’attuale Amministrazione della Regione viene accusata di mancanza di volontà e di scarsa lungimiranza. E proprio per nascondere gli errori del passato – prosegue il pezzo – Fugatti avrebbe adottato un comportamento da sceriffo, rifiutando qualsiasi opzione al di fuori dell’abbattimento, trincerandosi dietro un perentorio “o Trentino o morte”.

Comunque, anche lo zoosafari di Fasano, in provincia di Brindisi, si dice disposto ad accogliere l’orsa della discordia. Tant’è che il sindaco della cittadina pugliese, Francesco Zaccaria, in una lettera inviata a Fugatti, ha sostenuto di condividere “con orgoglio la proposta dello “zoosafari”, rendendosi “disponibile ad ogni forma di collaborazione tra gli enti interessati”. A questo punto si tratta di vedere se il presidente del Trentino-Alto Adige manterrà fino in fondo la sua linea oltranzista, che per molti rappresenta una inaccettabile forma di vendetta, oppure se egli accetterà quel compromesso basato sullo spostamento dell’orsa che in molti gli chiedono.

Dato che il prossimo ottobre gli elettori della Regione andranno alle urne per il rinnovo dei Consigli provinciali, un uccellino mi ha rivelato in segreto che è assai probabile che la sorte di Jj4 dipenderà in gran parte dai sondaggi di questi ultimi giorni. Staremo a vedere.

Aggiornato il 22 aprile 2023 alle ore 10:20