Mangia libri di fede energetica e insalate di pale eoliche. La paladina mondiale dell’ecologismo, Greta Thunberg, ha fatto sega alle lezioni e in missione per conto di Babbo Natale si è precipitata in Norvegia, ad Oslo, per inscenare insieme a un manipolo di fidati attivisti green, una protesta per far rimuovere da alcune zone dedicate al pascolo degli aiutanti di Santa Claus alcune turbine eoliche.
I norvegesi non se la sono presa a male, l’hanno solo arrestata. Stavolta è andata così, in Germania (protesta contro la miniera di Luetzerath per impedire le estrazioni di carbone) pochi mesi fa sembrava una scenetta montata ad arte, con tanto di riprese mentre la ragazza veniva portata via a forza dalla polizia tedesca. Una fake, si disse. Vai a capire.
Precisazione, nel caso scandinavo il governo è di sinistra ed è guidato dal laburista Jonas Støre, in carica dal 2021.
Insomma, qui si possono bloccare autostrade o deturpare opere d’arte e, se c’è di mezzo il Pd, fa un buffetto agli anarchici o ecologisti che siano.
Non si è in possesso di palle di vetro o macchine del tempo, ma se fosse accaduto in Italia, magari, per dire, con un governo di centrodestra? Premier e ministro dell’Interno sarebbero stati impallinati da vagonate di sdegno solo per aver sfiorato nostra signora martire verde. Attendiamo Elly per una difesa a spada tratta dopo aver vomitato di tutto ieri contro Piantedosi per la storia del barcone affondato sulle coste calabresi.
Quanto alla eterodiretta Greta, che dire? Ma non aveva detto che voleva lasciare il mondo dell’attivismo? Macché, di scorie sue e dei gretini in fila come tanti Minions addestrati ne vedremo ancora e ancora e ancora...
Aggiornato il 02 marzo 2023 alle ore 11:24