Mi piacerebbe che ognuno giudicasse, essendosi precedentemente informato.
Quando il Pg della Cassazione osserva che non c’è prova che Alfredo Cospito sia il capo degli anarchici, come a dire che non si è ritrovato l’atto notarile dello statuto associativo, mi sorge il dubbio che l’illustre magistrato di anarchia e di anarchici sappia poco.
Non sa, ad esempio, del fondamento base dell’individualismo e del rifiuto-disconoscimento dello Stato, documenti, formalizzazioni, atti pubblici, carte bollate, timbri, notai compresi.
Non sa che l’individuo Alfredo diventa leader maximo a livello internazionale, nel momento in cui, con lo sciopero della fame continuato, mette a rischio la propria vita col suicidio programmato in nome dell’”Idea” tesa ad abbattere la statolatria del 41 bis a vantaggio di tutti i carcerati.
Lo stesso Cospito dovrebbe offendersi, benché il ritorno allo yogurt lo ridimensioni ad anarchico Ztl, ma il problema vero sono tutti gli italiani, che, ogni volta che si trovano in Tribunale, debbono implorare di vincere la lotteria, ovvero di ottenere la grazia di un magistrato informato, impegnato a studiare le carte, rigoroso, obiettivo ed equo.
Tanti, troppi casi di mala o sciatta giustizia alla Enzo Tortora hanno rovinato l’esistenza a signori nessuno, della cui sorte non hanno dato notizia alcuna i mass media.
Aggiornato il 17 febbraio 2023 alle ore 09:21