Vodka, lambrusco e Pd

Sono consapevole che se si istituisse una gara per eleggere il tratto più caratterizzante l’italica progenie ne verrebbe fuori una “two horses race” tra il “tengo famiglia” e l’inscalfibile “ipocrisia” che, non da oggi, ci connota.

Tuttavia, per dirla con Orazio, est modus in rebus. Dice Enrico Letta che le “parole di Silvio Berlusconi sono gravi, così come gli applausi” e ha certamente ragione. Ma cosa ci dice il segretario uscente (sia pure a data da destinare) del Partito democratico come “fortissimo punto di riferimento di tutti i progressisti” che le stesse sciocchezze va dicendo, da mesi, pubblicamente?

Perché, altrimenti, caro Letta le sue parole diventano addirittura meno credibili dell’interrogazione preannunciata dalla sua Responsabile Esteri in tema di vodka, lambrusco e sanzioni contro la Russia e, mi creda, sarebbe impresa non da poco. Della serie: valori a giorni alterni.

Aggiornato il 24 ottobre 2022 alle ore 09:57