L’Italia delle eccellenze in via di estinzione

La decisione di porre fine alla vendita delle auto a benzina e diesel a partire dal 2035 è oramai in dirittura d’arrivo. Dopo il voto favorevole al Parlamento europeo ora la parola passa al Consiglio dell’Unione europea, una sorta di Consiglio dei ministri specifici per materia, in questo caso dell’ambiente, dei 28 Paesi membri ove i provvedimenti per passare devono ottenere una maggioranza del 55 per cento. Facendo una rapida conta dei Paesi che con la costruzione delle auto non hanno nulla a che fare, è facilmente prevedibile l’esito del prossimo passaggio.

Il compositore francese Philip Abussy dichiarò che il rombo del motore di una Ferrari è musica e l’Italia che nel settore produce le più belle opere d’arte del mondo sarà il Paese più penalizzato dal provvedimento.

L’impatto non sarà solo musicale, lo sarà anche sociale e non riguarderà solo le automobili di lusso, ma tutta la filiera. È infatti stimata una perdita di più di 70mila posti di lavoro che non saranno compensati dalle circa 6mila posizioni che creerà la mobilità elettrica.

L’obiettivo è l’emissione zero e poco importa che a traguardarlo sia solo una porzione di pianeta in cui il parco d’auto circolante non sia proprio rilevante rispetto al miliardo e mezzo di veicoli nel mondo. Già la vicina Inghilterra, appena uscita dai vincoli europei, gongolerà e continuerà a produrre splendide Jaguar, Aston Martin e Range Rover con motori tradizionali. Altrettanto faranno Cina, Usa, Giappone e Corea, Paesi costruttori con primati nei numeri ma non nell’estetica.

All’Italia non resta che leccarsi le ferite e correre ai ripari, per quanto possibile in così pochi anni. Speriamo solo che dopo le opere d’arte ruotate non tocchi poi anche ad altre creazioni artistiche. Il debito è elevatissimo e presto gli interessi andranno pagati a tassi crescenti. I beni patrimonio dell’umanità in Italia sono tanti, anche qui il primato è mondiale, e potrebbero far gola a tutti coloro che ora festeggiano la fine dell’era gloriosa dell’automobilismo tradizionale italiano.

Aggiornato il 11 giugno 2022 alle ore 10:02