
Chi ha avuto modo di transitare nel centro di Roma, per la Festa della Repubblica, si è reso conto che non solo in occasione delle finali di qualche Coppa calcistica la folla entusiasta si riversa per le strade. La giornata è iniziata con l’alzabandiera solenne all’Altare della Patria e l’omaggio al Milite Ignoto da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il sorvolo delle Frecce Tricolori. Poi il Capo dello Stato ha assistito alla tradizionale parata militare insieme alla più alte cariche del Paese. Vie inaccessibili, sin dalle prime ore della mattina, attorno a Piazza Venezia, con la speranza di uno scatto anche dalle posizioni più arretrate.
Un’organizzazione impeccabile e una parata delle Forze armate – e delle componenti civili dello Stato – più commovente degli anni scorsi. Addirittura più forma, soprattutto in quella tribuna presidenziale in precedenti edizioni scambiata talvolta per un altro tipo di tribuna, a causa di abbigliamenti troppo disinvolti. Cerimonia commovente per quegli incessanti applausi al passaggio di medici e infermieri, provvidamente inseriti nello sfilamento. Commovente per l’orgoglio dei sindaci, fieri di rappresentare le istituzioni nel momento commemorativo più elevato del Paese. Commovente per l’entusiasmo che sempre traspare dagli sguardi di tutti i militari coinvolti nella parata, soprattutto di quelli che hanno pagato molto e ora fanno parte dei gruppi paraolimpici.
A dispetto di qualche parlamentare inneggiante al motto “Dio, Patria e famiglia, che vita di m…a” – vedasi Monica Cirinnà – sembrerebbe che l’amor di Patria è tutt’altro che sparito dall’orizzonte degli Italiani. D’altronde, anche se è un termine desueto e scomodo, che c’è di male ad amare la propria Patria. Dovrebbe essere un bel sentimento, sempre che non degeneri in forme di nazionalismo esasperato. Ciò non significa non vederne i difetti, che purtroppo ci sono. Ma il contesto della cerimonia fa per qualche istante rifuggire da pensieri di corruzione, convenienze, vantaggi personali.
Purtroppo, l’accesso ai vari settori della manifestazione è consentito solo con invito, per il quale nei giorni antecedenti all’evento si è scatenata una vera e propria caccia. Atteso il successo di quest’anno e considerata la folla straripante rimasta fuori dalla zona circoscritta, nelle proprie edizioni gli organizzatori potrebbero pensare di prevedere ampi settori a pagamento, riservare l’invito personale agli aventi diritto, porre i restanti posti in vendita nelle varie collocazioni. E il ricavato ad associazioni benefiche militari e civili.
Aggiornato il 06 giugno 2022 alle ore 10:12