La democrazia secondo le banche d’affari

La banca d’affari Goldman Sachs ha aperto il fuoco di fila contro la probabile vittoria elettorale della coalizione di centrodestra alle prossime elezioni politiche italiane: “I mercati punirebbero l’Italia”.

Secondo la “disinteressata” banca d’affari americana, il successo alle politiche di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia – e dei loro alleati minori – determinerebbe problemi sulla “sostenibilità del debito pubblico italiano”. È un’entrata a gamba tesa contro un Paese sovrano, che dovrebbe sacrificare i principi democratici sanciti dalla nostra Costituzione a favore di un tecnocrate che non risponde a nessuno del proprio operato. Le elezioni democratiche sono un lusso che l’Italia post-euro non si può permettere. La nostra non può essere una democrazia compiuta ma dev’essere una tecnocrazia in mano ai custodi della finanza internazionale. E, per essi, il tecnocrate di turno che deve eseguire i compiti che gli saranno assegnati.

Nelle prossime settimane le dichiarazioni della Goldman Sachs saranno riprese, amplificate e avallate da altre “importanti” istituzioni finanziarie influenti a livello internazionale. L’obiettivo, con il plauso della sinistra al caviale italiana e dei “giornaloni” del Belpaese, è quello di condizionare il voto democratico. Il loro intento è quello di creare le condizioni per alimentare la competizione fratricida tra la Lega e Fratelli d’Italia a vantaggio della sinistra amica della grande finanza. Un risultato elettorale, che non desse una chiara vittoria e una maggioranza assoluta in Parlamento alla coalizione di centrodestra, creerebbe le condizioni per perpetuare la sospensione della democrazia in Italia.

L’operazione di marketing politico è stata opportunamente preparata nelle segrete stanze per tempo, in quanto non è più improbabile una fine anticipata della legislatura. La strategia d’attacco che troverà sponda e appoggio in Italia da parte dei potenziali sconfitti alle elezioni si concluderà con l’esigenza di formare, ancora una volta, un Governo tecnico promosso, “nell’interesse del Paese”, dal Presidente della Repubblica.

La risposta immediata che, a mio avviso, dovrebbero dare i leader del centrodestra è quella di rafforzare l’accordo di coalizione, compreso il ritiro della fiducia a un Governo che si limita a seguire le disposizioni impartite da chi non tutela, certamente, gli interessi della nostra Nazione. Presto vedremo da parte dei mercati finanziari un attacco ai nostri Btp (Buoni del tesoro poliennali) e allo Spread sui tassi d’interesse italiani rispetto a quelli tedeschi (il Governo Berlusconi docet!).

In realtà, chi ha investito nei nostri buoni del tesoro poliennali, senza intenti speculativi, da cassettista (risparmiatore) ha sempre ottenuto il pagamento della cedola degli interessi e il rimborso del capitale a scadenza. Cari italiani, cercheranno di speculare sui nostri titoli di Stato. Non vi fate abbindolare!

Aggiornato il 02 giugno 2022 alle ore 08:08