Ucraina: il dottor Stranamore dell’Occidente

Il presidente americano Joe Biden continua a soffiare e a gettare benzina sul fuoco della guerra come un novello dottor Stranamore. Le sue continue offese e minacce contro il presidente russo Vladimir Putin non possono essere derubricate al livello di una semplice “gaffe”. Esse sono una continua dichiarazione di guerra non solo personale a Putin, ma anche a una potenza nucleare come la Russia. Esse certificano che l’obiettivo di Biden è quello di prolungare la guerra e ottenere, per procura, un’impossibile sconfitta militare russa e la caduta di Putin. Esse certificano, anche, una radicale differenza tra gli interessi e gli obiettivi europei e quelli americani; una differenza della quale è bene che i leader europei prendano coscienza, agendo di conseguenza, prima che l’incontinenza non solo verbale e l’irresponsabilità dell’attuale presidente americano non creino una deriva bellica irreparabile e irreversibile, con effetti che sarebbero catastrofici solo per l’Europa e non per gli Usa.

“Putin è un macellaio che vuole distruggere l’Ucraina e sta cercando di ricostruire un impero. Non può restare al potere… i suoi giorni sono contati” ha dichiarato Biden il 26 marzo scorso da Varsavia. Pochi giorni prima lo aveva definito un “criminale di guerra”. Ma già all’inizio del suo mandato lo aveva apostrofato come “assassino”. Non passa giorno senza che Biden non attribuisca a Putin intenzioni criminali non confermate dai fatti, come quella di “usare armi chimiche”. Biden, insomma, dà la poco rassicurante impressione di nutrire verso Putin un’avversione personale del tutto fuori luogo per un leader dell’Occidente che mostra di infischiarsi degli interessi europei.

“Le parole di Biden dovrebbero suonare come un campanello di allarme per tutti noi europei” ha scritto il 29 marzo Wolfgang Münchau sul Corriere della Sera, aggiungendo che la linea guerrafondaia di Biden non tiene conto che a essere esposti a una escalation nucleare non sono gli Usa ma “quei Paesi europei che non dispongono di un arsenale atomico”. La differenza tra gli interessi europei e quelli americani, come declinati da Biden, è evidente ed è già divenuta strategica. Gli europei hanno infatti un interesse primario in una cessazione al più presto possibile delle ostilità. Gli americani, da un prolungamento e aggravamento della guerra, non rischiano nulla e per di più stanno nutrendo il loro complesso militare industriale con le forniture massicce di armi agli ucraini; e, per di più, stanno promuovendo la vendita del loro gas liquefatto agli europei.

È tempo che gli europei smettano di seguire pedissequamente la linea guerrafondaia del presidente americano e gli impongano una linea diplomatica e negoziale, che persegua la fine delle ostilità in Ucraina ed escluda un prolungamento del conflitto e la caduta di Putin, che è evidentemente il folle obiettivo del dottor Stranamore dell’Occidente.

Aggiornato il 30 marzo 2022 alle ore 16:27