Fuori gli opportunisti dal centrodestra

Sono certo che, dopo le fibrillazioni post elezione del Presidente della Repubblica, i partiti alleati del centrodestra troveranno un accordo per presentarsi insieme alle elezioni politiche del 2023. È facile la previsione. Gli elettori del centrodestra possono indifferentemente votare Forza Italia, la Lega o Fratelli d’Italia. Basta guardare l’evoluzione dei sondaggi elettorali. Il centrodestra nel suo insieme è sempre intorno al 48 per cento delle intenzioni di voto. Cambiano solo le preferenze del momento. Oggi prevalgono le intenzioni di voto per FdI che ha il vantaggio di essere all’opposizione. È un continuo travaso orizzontale delle loro preferenze.

In prossimità delle elezioni politiche, come d’incanto, fioriscono liste elettorali centriste. In verità, in questa anomala legislatura il processo di aggregazione dei cosiddetti “cespugli” è cominciato da tempo. Temevano evidentemente le elezioni anticipate. Gli attori, non certo mossi da idealità politiche, sono navigati professionisti della politica alla ricerca di un ancoraggio, con un solo e unico scopo: riuscire a riconquistare un seggio in Parlamento.

Purtroppo, il sistema elettorale ibrido agevola la formazione di queste aggregazioni meramente elettorali. I personaggi sono bravissimi ad annusare l’aria che tira e da grandi opportunisti scelgono con chi allearsi, cercando di sfruttare i sondaggi da prefisso telefonico ma che possono, in alcuni collegi, risultare determinanti. Se dovessero riuscire a ottenere seggi in Parlamento, grazie ad accordi elettorali dell’ultima ora, negoziano posizioni di sottogoverno in cambio del loro voto favorevole a prescindere dall’orientamento politico dell’Esecutivo.

Voglio sperare che pragmatismo e buon senso prevalgano nei leader del centrodestra e che quest’ultimi si presentino uniti alle elezioni politiche con un unico programma politico: liberale, liberista e garantista. Con al centro la riforma del fisco e della burocrazia che sono i principali ostacoli allo sviluppo economico delle imprese. L’unica cosa che gli elettori del centrodestra non capirebbero è l’eventuale aggregazione di coloro che sono sempre stati i campioni del trasformismo. Ciò andrebbe a incrementare sicuramente l’astensionismo.

Aggiornato il 07 febbraio 2022 alle ore 10:01