![In ginocchio a targhe alterne](/media/5916246/cece.jpg?crop=0.2207123373762499,0.091888897527600447,0.036891618721818578,0.062208443476911075&cropmode=percentage&width=370&height=272&rnd=132708192750000000)
La genuflessione mondiale che va tanto di moda in questi tempi bui, in Parlamento, sulle strade, sui campi di calcio, è a targhe alterne. Il sangue versato sulle repressioni cubane non indigna, non interessa ai mass media del Belpaese.
Tutti zitti a rotule libere nel mainstream addomesticato al silenzio. Le dittature comuniste o regimi applicati in vari luoghi del pianeta non vanno condannati, semplicemente vanno accettati. Crociati e legamenti respirano, le barbarie un po’ meno. Tanto si può parlare di Ungheria e indignarsi prima e dopo i pasti. Per Cuba no.
Aggiornato il 15 luglio 2021 alle ore 10:41