Nessuna liberazione dal coprifuoco

Oramai viviamo la stagione dei paradossi chiusuristi, per così dire: si festeggia la Liberazione dal nazi-fascismo, e lo si fa da cittadini in libertà vigilata, con l’obbligo inverosimile di rientrare in casa due ore prima della celebre Cenerentola. D’altro canto, come recita il titolo di un famoso dipinto di Francisco Goya, il sonno della ragione genera mostri. Non trovo, infatti, frase più efficace di questa per descrivere lo sconcerto di tante persone ancora razionali di fronte alla sciagurata (eventuale) decisione governativa di prolungare il coprifuoco alle 22 fino al 31 luglio.

Una misura scellerata che, al pari di tante altre che stanno massacrando la nostra esistenza, sembra letteralmente basata sul nulla. Tant’è che Silvio Brusaferro, portavoce dell’onnipotente Comitato tecnico-scientifico, in questi giorni ha ribadito fino allo sfinimento il presupposto principale di tali provvedimenti: la diffusione del contagio. Un presupposto sempre più inconsistente, dal momento che oramai, come ha recentemente sostenuto il professor Giulio Tarro, il Coronavirus è divenuto endemico e, pertanto, con il costoso meccanismo dei tamponi eseguiti a casaccio risulta impossibile valutarne l’esatta diffusione.

Inoltre, ed è questo l’aspetto a mio avviso più aberrante, si continuano a prendere misure come se ci si trovasse di fronte ad una malattia mortale erga omnes, quando in realtà lo è in modo conclamato per una ristretta fascia di soggetti fragili, i quali andrebbero vaccinati e protetti, liberando tutti gli altri. In questo senso l’allucinante coprifuoco, insieme all’altrettanto allucinante salvacondotto sanitario per muoversi tra le Regioni di diverso colore e ad altre innumerevoli imposizioni liberticide, contribuisce a tenere in allarme una buona parte della popolazione, la quale proprio a causa di ciò viene indotta a credere che il Sars-Cov-2 stia mettendo a rischio la sopravvivenza della specie umana. Se così non fosse, solo menti fortemente disturbate potrebbero imporre con la sinistra nonchalance che ben conosciamo una infinita serie di obblighi e divieti con cui lastricare la via tutta italiana al sottosviluppo sociale ed economico.

Obblighi e divieti che rispetto alla fine del primo lockdown del 2020, quando si usciva da una crisi sanitaria devastante, sono stati addirittura inaspriti, malgrado la presenza di vaccini e di cure adeguate ci consentano di affrontare molto meglio la pandemia in atto. Gli ospedali si svuotano e interi reparti di terapia intensiva vengono chiusi per mancanza di pazienti, ma per i talebani della dittatura sanitaria poco importa. Il contagio über alles e tutti a nanna con le galline!

Aggiornato il 27 aprile 2021 alle ore 09:36