
Signore e Signori, ladies and gentlemen, ecco a voi: ControVento!
Cos’è? È la creatura appena uscita dalla mente fervida delle Stelle. Davide Casaleggio e lo staff di Rousseau l’hanno rivestita con i panni di un manifesto etico, di un codice di riferimento per l’uso dell’ecosistema Rousseau, come si dice lì, tra le Stelle, a proposito della piattaforma.
In verità, è molto di più di un manuale d’uso. È un progetto politico con l’ambizione di tornare a volare alto, di abbandonare “sogni moderati e sposare sogni ribelli”. Come si legge sul blog, è “il momento di riattivare i motori e cominciare la nostra corsa controvento”, di tornare a sognare, “anteporre le idee alle persone, le riforme alle poltrone, l’esempio personale al cambiamento che vogliamo vedere negli altri”, è il tempo di chiamare a raccolta chi crede nelle idee e abbandonare “chi non ha capacità, voglia o coraggio di realizzarli”.
Il progetto, stringi-stringi, si può riassumere così. Avviare una corsa “controvento” e perciò contro il sistema e le “poltrone” che in questi anni di governo hanno ridotto il Movimento 5 Stelle in cenere, come fossero, il sistema e le poltrone, gli eterni Bacco, Tabacco e Venere. Dare vita o ridare fiato ad una corsa “ribelle” e dunque lontana dalla corsa “moderata” e “liberale” preannunciata da Luigi Di Maio, Giuseppe Conte e Beppe Grillo. Infine, fare di questa corsa qualcosa di “nostro”, non una corsa del Movimento istituzionalizzato, mai richiamato, infatti, nella pagina di lancio del manifesto, e neppure una corsa del Movimento unito al Partito Democratico, ma una corsa esclusiva, “nostra”, appunto.
La cesura è netta, la lotta contro l’establishment del Movimento e il caos a sinistra sono assicurati. Per ridurre l’onda d’urto, sono scesi in campo il comico genovese e il pontiere Conte che, dopo avere respirato a pieni polmoni l’aria salmastrina di Marina di Bibbona, sta svolgendo diligentemente i compiti da quello assegnatigli: evitare strappi e ricucire ad ogni costo con Casaleggio e i malpancisti, per non rischiare di perdere ulteriore consenso elettorale.
Il gruppo dirigente in via di conversione al liberalismo, al moderatismo, all’europeismo, all’atlantismo, ma anche un po’ al socialismo, all’industrialismo e all’ambientalismo, sa bene che il potere si mantiene solo con i voti. E sa bene che ogni scissione ne comporta la perdita. E allora, tra conchiglie e nuovi tesori portati a riva dalle onde del mar Tirreno, deve essere apparso anche un messaggio in bottiglia: ricucire, ricucire e ancora ricucire per non rischiare di perdere il potere.
ControVento è una creatura ancora fragile, almeno all’apparenza, e proprio per questo ha sentito il bisogno di richiamarsi, sul Blog, ad alcuni grandi uomini della storia, come Mahatma Gandhi e Francesco d’Assisi, artisti prestigiosi, come Giorgio Gaber e Dario Fo, industriali illuminati, come Adriano Olivetti. E poi di evocare gli antesignani del pensiero politico fluido, Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo prima maniera o versione “V-day”.
Ora, si comprende che alla nascita siano necessari modelli di riferimento e insegnamenti importanti, e si capisce pure che la paura dei primi passi fa novanta, ma almeno i santi, quelli canonizzati e quelli ammantati di santità laica lasciamoli stare, non li strumentalizziamo per dare sapore ad un insipido minestrone di stagione.
(*) agiovannini.it
Aggiornato il 11 marzo 2021 alle ore 09:23