Dilaga il terrore sanitario

Chi non si sia fatto mangiare il cervello dalla martellante propaganda filogovernativa, la quale continua a presentare il Covid-19 come una malattia mortale che non lascia scampo, non potrà che provare profondo sconcerto nell’assistere alla nuova ondata di divieti che sta devastando la Penisola. In attesa che si materializzino quelli in gestazione del Governo centrale, a livello locale non si salva quasi nessuno dal rincorrere la palma dell’amministratore più integerrimo sul piano delle idiozie liberticide, elaborate nel vano tentativo di bloccare i contagi. In tal senso spicca l’ordinanza di Luca Zaia, presidente del Veneto, che stabilisce la chiusura dei confini comunali dopo le 14 a partire dal 19 dicembre fino al 6 gennaio.  Ma credo che la misura più insensata l’abbia decisa d’imperio il sindaco di Palermo, il politicamente eterno Leoluca Orlando. Questo campione di un regime sanitario sempre più soffocante ha vietato fino al 15 gennaio, minacciando di reiterare il provvedimento se necessario, di sostare nel centro storico della sua città, anche se si circola da soli. Tant’è che un inviato di Rai 1 ha dichiarato in diretta di essere stato ammonito da alcuni agenti della Municipale solo per essersi fermato per più di cinque minuti ad intervistare una passante. In pratica, per chi verrà colto, anche in beata solitudine, in flagranza del reato di sedersi su una panchina, scatterà una sanzione che va da 400 a mille euro.

Di fatto la stragrande maggioranza di sindaci e presidenti di Regione, con l’autorevole eccezione dell’ottimo e ragionevole Giovanni Toti della Liguria, si sono posti sulla linea del terrore sanitario. Una linea che, come dimostra il clamoroso esempio dei Paesi che non l’hanno seguita, non sembra modificare di una virgola l’andamento della pandemia di Sars-Cov-2; tuttavia essa, in un Paese dominato dall’analfabetismo funzionale, risulta piuttosto efficace per accaparrarsi il consenso di una cittadinanza completamente disorientata dalla paura. Una cittadinanza a cui vengono propinate a cadenza continua pozioni terrorizzanti che, per chi come noi segue i numeri della pandemia dall’inizio, appartengono ad una realtà parallela. A tale proposito risultano particolarmente significative le parole del sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa del Partito Democratico. A chi gli chiedeva come giudicasse l’affollamento pre-natalizio, costei ha dichiarato: Ci stanno anche le code nei negozi, ma le persone devono capire che tocca a loro mettersi in sicurezza, è la loro vita in discussione Quello che stiamo facendo ha l’obiettivo di evitare una terza ondata, che questo paese non reggerebbe perché non possiamo permetterci un altro lockdown”. Avete capito? Per la Zampa questo virus a così mortale che chi va in giro per negozi e centri commerciali, il quale si suppone non sia molto anziano con tre o più gravi patologie, rischia la propria vita.

D’altro canto, è proprio sulla base di questa balla, ripetuta migliaia di volte alla maniera del famigerato ministro nazista della Propaganda, che sta letteralmente dilagando il terrore sanitario. Ed è per ciò che un popolo in gran parte addormentato sembra accettare qualunque limitazione della propria libertà, per quanto irragionevole e priva di fondamento essa possa apparire.

Aggiornato il 19 dicembre 2020 alle ore 13:03