Analizzando senza i paraocchi della tifoseria politica le recenti aperture di Forza Italia nei confronti del Governo, in primis sembra evidente la ricerca di visibilità di un partito in costante perdita di consensi. Dopo essersi appiattiti per anni sulla Lega di Matteo Salvini, la compagine guidata da Silvio Berlusconi punta chiaramente a distinguersi in ruolo, almeno così si ritiene, di opposizione responsabile, pensando in tal modo di riguadagnare parte della perduta centralità. Una opposizione responsabile che dovrebbe a occhio concretizzarsi soprattutto sulle sempre più delicate questioni di bilancio, considerata la voragine nei conti pubblici che la gestione della pandemia in atto ha creato. In tal senso, malgrado il crollo della produzione e dei consumi, in gran parte determinato dalle dissennate chiusure decise dal Governo giallorosso, è possibile che il Cavaliere i suoi più fedeli consiglieri ritengano possibile che alla fine della fiera, pur in mezzo ad un disastro economico e finanziario senza precedenti, l’Europa nel suo complesso finisca per salvare capra e cavoli, per così dire, realizzando una colossale monetizzazione dei nuovi debiti, così da impedire all’Italia di sprofondare in un catastrofico default.
Tuttavia, osservando le lungaggini con cui il chimerico Recovery fund, che attualmente rappresenta il principale strumento di salvataggio per i Paesi dell’Unione europea in difficoltà, si sta implementando l’eventuale scommessa di Forza Italia di intestarsi, insieme all’attuale maggioranza, una brillante uscita dalla crisi economica e finanziaria potrebbe rivelarsi perdente. Quindi, una volta rinsaviti dal delirio di una malattia che vede la guarigione del 99,7 per cento di chi la contrae, ci ritroveremo a fare i conti con un Paese profondamente impoverito e ancora più diviso tra garantiti e produttori privati di reddito. Stando così le cose, un elementare interesse di natura politica, il quale sempre si cela dietro le scelte dei partiti, dovrebbe sconsigliare fortemente agli amici di Forza Italia di fornire una comoda stampella ad una maggioranza che ha trovato nel Covid-19 un insperato fattore di sopravvivenza. Oltre a ciò, proprio per chi ha fatto delle libertà in senso lato il suo principale elemento distintivo, aprire un dialogo costruttivo con un esecutivo che, dopo aver letteralmente terrorizzato la popolazione, si è messo sotto i piedi la Costituzione, sarebbe una vera contraddizione in termini.
A mio modesto parere, nessuno sconto può essere fatto ad un potere arbitrario che ci chiude in casa, che ci spiega come comportarci fin nei minimi dettagli e che, in estrema sintesi, anziché concentrarsi sulla organizzazione sanitaria, tende a scaricare sui cittadini, trattati come sudditi, la responsabilità del contenimento di una malattia che colpisce essenzialmente gli immunodepressi. Da questo punto di vista sbaglierò ma credo fermamente che l’unico modo che ha Forza Italia, per risalire la china, è quello di una opposizione intransigente, soprattutto dal lato delle continue libertà violate, le quali, in moltissimi casi, non possiedono neppure uno straccio di studio scientifico che possano giustificarle. Libertà violate che, infine è doveroso sottolineare, non paiono aver sortito particolari effetti sul piano della medesima pandemia, dal momento nella seconda ondata gli impietosi numeri ci dicono che l’Italia ha fatto peggio di tutti i Paesi europei, compresi quelli che hanno chiuso poco o non hanno chiuso affatto.
Aggiornato il 26 novembre 2020 alle ore 09:41