Le misure insensate dei giacobini al potere

Anche l’ultimo Dpcm, fortemente voluto dai sinistri falchi del terrore sanitario al potere, contiene un nauseabondo fritto misto di misure liberticide in gran parte del tutto insensate.

Da questo punto di vista, come libero pensatore, a me non interessa affatto se un obbligo deciso attraverso un semplice atto amministrativo venga adottato anche in altri Paesi. Una sciocchezza è tale ovunque essa venga applicata, ammesso e non concesso che la nostra imbarazzante informazione ci racconti nel modo corretto ciò che accade fuori dell’Italia. In questo senso il coprifuoco alle 22 per l’intero Paese, così come tutta una serie di chiusure delle attività commerciali, di ristorazione, di svago e quant’altro, più che combattere un virus dalla bassa letalità, non fanno altro che distruggere ulteriormente la vita economica e sociale di un Paese già ampiamente flagellato dall’intollerabile regime di dittatura sanitaria in atto.

E che dire, nel caso delle zone in cui applicare le misure più restrittive (sulla base di astrusi parametri che il premier Giuseppe Conte non è stato in grado minimamente di spiegare in Parlamento), della reintroduzione dell’attività sportiva e motoria rigorosamente obbligata in “prossimità” della propria abitazione?

Una roba che non ha alcuna logica e che impone un vergognoso confinamento ai cittadini, i quali vengono trattati come appestanti, rischiando pesantissime multe nel caso venissero pescati a passeggiare in solitaria a 500 metri da casa.

A questo proposito io vorrei chiedere ai signori del Partito Democratico e di Liberi e Uguali, che con la scusa di tutelare la nostra salute vorrebbero farci passare l’inverno rigidamente reclusi in casa, se realmente si ritiene che con tali demenziali misure, unite alle tante altre che da mesi stiamo seguendo come soldatini, si possa bloccare definitivamente la diffusione del contagio.

In realtà, guardando i numeri, si ha l’impressione che anche il Sars-Cov-2 stia seguendo un andamento stagionale, al pari di altri analoghi virus respiratori, e che se ne infischia altamente dei decretini del Governo giallorosso. Da questo punto di vista la linea più ragionevole da adottare in simili frangenti, così come sottolineato in alcuni recenti interventi da Michele Boldrin, brillante economista che opera negli Stati Uniti, è la stessa seguita nei Paesi che non si sono fatti travolgere dall’isteria collettiva: mascherine al chiuso, evitare gli assembramenti, potenziare le strutture sanitarie ospedaliere e di base e, soprattutto, proteggere le fasce più fragili della popolazione, in particolare le persone che vivono nelle case di riposo.

Invece noi abbiamo deciso di optare per una politica del terrore savonarolesco che alla fine produrrà ben più morti del coronavirus.

Aggiornato il 04 novembre 2020 alle ore 12:17