![In Champions](/media/5461462/champions-league-trophy-08292019_18rrt9e6ddhc21wgtc5kbllede.jpg?crop=0.12514112099880453,0.049807411342807778,0.18378104661973757,0.047018196307611192&cropmode=percentage&width=370&height=272&rnd=132412918860000000)
Non si poteva certo pensare di finire come Alice nel paese delle meraviglie biancoceleste a bere il tè col cappellaio matto dopo essere caduti nel buco seguendo il Bianconiglio. Eppure, con l’ingresso in Champions League, un risultato di straordinario prestigio è stato raggiunto. Tutto radicato nella storia di una squadra avvezza a lottare e ad attingere alle sue radici storiche.
Il tratto distintivo della Lazio è sempre stato quello di una forte emotività e di una grande e passionale energia. Ma mai come quest’anno ha dimostrato di possedere questa specificità insieme ad una straordinaria forza di tenuta e di reazione soprattutto di fronte al blocco del campionato a causa dell’emergenza Covid-19. I biancocelesti hanno compiuto uno sforzo ciclopico e lottato per giungere all’obiettivo del campionato ossia di entrare in Champions e mettere piede nel gotha del calcio europeo. L’importanza di questo slancio va riconosciuta. Poiché l’obiettivo non era per nulla scontato.
Aggiornato il 07 agosto 2020 alle ore 16:38