Del tutto consapevoli che in questo momento storico c’è un crescente numero di italiani disposti a bersi qualunque scemenza, così come dimostra la vicenda del più assurdo lockdown d’Occidente, i maghi al potere si sono inventati l’ultima di una lunga serie di pagliacciate: gli Stati Generali.

Ovviamente l’iniziativa, che ha fatto letteralmente imbestialire l’intero stato maggiore del Partito Democratico, sembra il frutto di una “profonda” elaborazione della coppia sempre più sola al comando: il premier Giuseppe Conte e il suo spin doctor Rocco Casalino.

Ora io vorrei proprio evitare di commentare le finalità dell’iniziativa medesima, sbandierate ai quattro venti da chi oramai sembra averci preso gusto nel trattare come mentecatti i cittadini di questo disgraziato Paese, arrivando persino a dire, come ha fatto nell’ultima conferenza stampa, che grazie ai sacrifici imposti agli stessi cittadini in Europa ci possiamo permettere il lusso di riaprire prima di tanti altri. Cosa naturalmente del tutto destituita di fondamento, visto che a tutt’oggi, mentre ovunque ha da tempo ripreso persino l’attività scolastica, noi stentiamo a tornare alla normalità, paralizzati da una paura irrazionale indotta e da una serie infinita di protocolli, uno più demenziale dell’altro, elaborati dalla pletora di task force in servizio attivo permanente.

Quello che invece mi preme sottolineare è proprio la stupefacente disinvoltura con la quale Conte utilizza la parola vuota per imbonire il popolo. Attività tipica di chi fa politica in queste lande desolate. Tuttavia l’avvocato del popolo ha spinto una simile inclinazione al di là di ogni possibile immaginazione. Oramai ci troviamo nella condizione, descritta mirabilmente in “Totem e tabù” da Sigmund Freud, del primitivo che tendeva ad utilizzare la parola come funzione magica, immaginando di modificare la realtà circostante con una qualche formula verbale.

Ma in realtà, al pari del truffatore che spaccia assegni a vuoto, l’intera narrazione dell’uomo che ci ha chiuso agli arresti domiciliari per due mesi con totale nonchalance, è da sempre priva di qualsiasi copertura concreta. Una sorta di infinito campionario di sogni nel cassetto, che tali resteranno, con cui tenersi a galla nel marasma politico che egli stesso sta grandemente contribuendo ad alimentare.

In questo senso, checché ne dica la componente sovranista dell’opposizione, egli può permettersi il lusso di restare in piedi, pur nell’ambito di una linea di governo assolutamente catastrofica, solo grazie al fatto che facciamo parte dell’Unione europea e della moneta unica. Altrimenti, dopo un blocco dell’economia tanto insensato e una gestione altrettanto insensata di una epidemia che di fatto non c’è più ma che prosegue a oltranza, il sistema nel suo complesso sarebbe finito nel baratro di una colossale bancarotta.

Tuttavia ogni cosa prima o poi raggiunge il suo limite. E se quello della decenza è stato ampiamente superato dalla coppia fantastica che occupa la stanza dei bottoni, noi liberali comunque una domanda ce la stiamo ponendo da tempo, soprattutto a nome di chi ancora tira la carretta in Italia: quousque tandem abutere, Conte e Casalino, patientia nostra?

Aggiornato il 08 giugno 2020 alle ore 10:07