State esagerando

Il problema creato dal coronavirus è reale, sebbene stia chiaramente emergendo che la mortalità effettiva è assai più bassa rispetto a quella basata sui dati ufficiali, e lo è soprattutto in un Paese che sta manifestando la solita burocratica disorganizzazione anche nel campo della sanità.

In Germania, che aveva già 28mila posti letto in terapia intensiva, ne sono stati approntati in un lampo altri 1.200. Da noi si è discusso per settimane sul nome di un eventuale commissario ad hoc. Ma noi comuni mortali non abbiamo ancora capito quanti reali posti in più in terapia intensiva (perché è questo il vero problema) siano stati concretamente approntati.

Nel frattempo Governo centrale e molti amministratori locali ne hanno approfittato per restringere fino quasi al soffocamento le libertà costituzionali dei cittadini italiani. Ciò, con il colpevole concorso di buona parte dell’informazione nazionale, ha scatenato grandissimo panico tra la popolazioni, inoculando enormi dosi del virus del panico, con il risultato di ricreare le condizioni descritte da Alessandro Manzoni nella sua bellissima “Storia della Colonna Infame”: la caccia indiscriminata all’untore.

Untore identificato con colui che passeggia o fa jogging. E che lo faccia in solitaria e in luoghi da sempre scarsamente frequentati, poco importa. Oramai il pericoloso meccanismo psichico della regressione di massa, sempre in agguato nella testa degli individui, ha preso il sopravvento. A questo proposito, alcune persone incrociate sui social, mi hanno addirittura scritto che chi passeggia o corre isolato può comunque, quando si ferma per una sosta, toccare qualche staccionata presente sulla strada e infettarla. Ecco, siamo arrivati a questo.

D’altro canto è sufficiente riportare le deliranti parole del ministro grillino dello Sport, Vincenzo Spadafora, in merito alle attività all’aperto per comprendere in che baratro questa gente ci sta facendo sprofondando: “Abbiamo lasciato questa opportunità perché ce lo consigliava anche la comunità scientifica. Ma se l’appello di restare a casa non sarà ascoltato saremo costretti anche a porre un divieto assoluto”.

Avete capito? Vi abbiamo concesso di uscire, bontà vostra, ma visto che lo fate realmente vi mettiamo in punizione. Ecco, noi abbiamo dato le chiavi del Paese a questi ducetti arroganti e irresponsabili.

Tra l’altro, per dirla tutta, l’eventuale contagio non si trasmette certamente tra chi corre e passeggia all’aperto mantenendo le debite distanze. Il contagio è logico pensare che continui a circolare attraverso tutti quei canali che il sistema non potrà mai bloccare del tutto, come la struttura degli approvvigionamenti alimentari e sanitari e la rete delle aziende e dei servizi che non possono essere chiusi. È lì, carissimi somari al potere, che si annida il pericolo. Ma ovviamente a voi interessa solo cavalcare l’onda emotiva di un Paese che avete contribuito a terrorizzare per imporre a tutti un regime di restrizioni assolutamente intollerabile.

Aggiornato il 19 marzo 2020 alle ore 11:45