In Libia, ma non solo, gli Europei dell’Unione sono i capponi di Renzo Tramaglino; si beccano tra loro e finiranno in padella. La Francia ha fatto cadere la dittatura di Mu’ammar Gheddafi per sottrarre pozzi petroliferi e giacimenti di gas all’italiana Eni per passarli alla francese Total. Ha destabilizzato il Paese, si è cacciata in un’avventura dalla quale è stata tirata fuori da un intervento nordamericano. Gli europei dell’Unione, divisi dai loro interessi, non riescono a far cessare la guerra per bande, ed in sostanza banditi sono i capi di Tripoli e Bengasi. Alla fine intervengono Russia e Turchia, sostenitori chi dell’una chi dell’altra parte; Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdoğan s’incontrano a Costantinopoli, e si dividono il malloppo.
L’Italia di Beppino Conte e di Giggino Di Maio avrebbe la pretesa di ricostruire un’egemonia sulla Libia col “volemose bene”, ma il risultato è ovvio. La settimana prossima, nel Bel paese, in un convegno della Destra Liberale, vedo che si discute di “Europa democratica come sviluppo della Nazione Italiana”. Risum teneatis.
Luigi Einaudi ha spiegato quello che Destra Liberale dovrebbe capire. In Europa gli Stati nazionali sono polvere senza sostanza, che quando si dividono sui loro interessi sono solo i capponi di Renzo. L’Europa dell’Unione deve evolvere in una Federazione con proprie forze armate ed una propria cancelleria, superando le sovranità nazionali. Se continueranno a pretendere d’essere loro le sovrane, le Nazioni d’Europa sono già finite… in padella. Eppure spetterebbe proprio alla Destra liberale, col retaggio di Luigi Einaudi, fare piazza pulita delle insulsaggini del sovranismo nazionale.
Aggiornato il 10 gennaio 2020 alle ore 09:56