Don Massimo Biancalani, che nella sua parrocchia intona e fa cantare ai fedeli “Bella ciao”, non è un problema per Matteo Salvini, di cui il sacerdote è un oppositore deciso ed intransigente, ma è un problema per la Chiesa e per i cattolici italiani. Lo è non perché faccia intonare una canzone che pur essendo stata composta negli anni successivi alla fine della guerra, rappresenta la Resistenza ed è diventata il simbolo di ogni diversa componente della sinistra italiana. Ma perché la motivazione dell’iniziativa di don Biancalani è tutta rivolta non a celebrare la lotta passata al nazifascismo ma quella presente contro uno schieramento politico ed un leader che vengono considerati dal fronte progressista l’anticamera moderna del fascismo e l’imitatore attuale di Mussolini e di Hitler.
Se la convinzione che il fascismo ed il nazismo sono alle porte su spinta del centrodestra e dei suoi leader e fosse condivisa dall’intero popolo dei cattolici e da tutte le sue gerarchie, sul sacerdote canterino non scatterebbe alcuna attenzione. Ma don Biancalani rappresenta solo una parte ben definita del mondo cattolico e delle sue gerarchie. L’altra parte, maggioritaria o minoritaria che sia, non condivide affatto la convinzione che il nuovo centrodestra sia l’anticamera della dittatura del passato. Anzi, è più che mai certa della tortale infondatezza di questa tesi e pensa che in realtà non sia la fede religiosa a suscitare simili sciocchezze ma solo i radicati pregiudizi ideologici presenti all’interno della sinistra e delle componenti progressiste del mondo cattolico.
Agli occhi di quest’altra parte, don Biancalani sarebbe un perfetto cappellano del movimento delle sardine. Che non unisce il popolo di Dio, ma provoca la sua divisione infettandolo con il virus dell’intolleranza politica. E spinge quei settori del mondo cattolico che considerano don Biancalani un prete-sardina a reagire con sempre maggiore fastidio alle forzature politiche dei sacerdoti progressisti non solo disertando le chiese trasformate in sezioni, ma manifestando un sempre maggiore consenso nei confronti di Salvini, della Lega e del centrodestra.
Il leader leghista, ovviamente, accende grandi ceri di ringraziamento. Se non ci fossero i preti-sardine, se li dovrebbe inventare!
Aggiornato il 27 novembre 2019 alle ore 10:11