La società dei “gretini”

Il giovanilismo d’accatto è uno dei mali della cosiddetta società dei consumi. Il “mitico” ’68 ne rappresenta un formidabile antefatto, laddove bastava avere meno di vent’anni ed essere uno studente per arrogarsi il diritto di mettere radicalmente in discussione le fondamenta della società medesima. Non è poi finita molto bene da noi, come raccontano le cronache dei lunghi e tragici anni di piombo. Oggi, la stessa inclinazione giovanilista ha prodotto il fenomeno Greta Thunberg e milioni di deliranti “gretini”, con la compiacenza di molte grancasse mediatiche, che la adorano come se fosse una novella Giovanna d’Arco dell’ambientalismo.

Ora, facendo un passo indietro, già agli albori del Novecento il grande Sigmund Freud aveva spiegato in modo chiarissimo il meccanismo di fascinazione, del tutto inconscio, che si cela dietro l’eccessiva compiacenza che molti adulti manifestano nei confronti dei bambini e degli adolescenti, attribuendo loro tutta una serie di caratteristiche assolutamente sopravvalutate. Per dirla in una pillola, secondo il padre della psicoanalisi ciò deriva dall’aver perduto quel senso di onnipotenza una volta entrati a far parte integrante della collettività attiva e che, per questo, si sviluppa un processo di proiezione nei riguardi dei più giovani, con il quale rivivere quell’antica condizione beata. Tant’è, gretinismo a parte, che l’idea piuttosto rousseauiana di dare più credito alle istanze provenienti dai giovani e dai giovanissimi – proprio perché individui non “contaminati” – è sempre molto diffusa, avendo assunto per molti individui quasi il valore di una verità rivelata.

Ma con il citato gretinismo credo che si sia raggiunto un livello di idiozia di massa senza precedenti. Un fenomeno che ha costretto capi di Stato e politici di mezzo mondo, per evidenti ragioni di consenso, ad accogliere questa povera ragazzina disturbata come una sorta di leader carismatica del moderno ambientalismo. In questo senso, mi sembrano particolarmente efficaci le parole di Caterina Giojelli, pubblicate in un lungo articolo su Tempi del marzo scorso: “Greta Thunberg non è uno scienziato, né un economista, né tantomeno un climatologo, si è formata sui luoghi comuni, è fermamente convinta che basti far sentire in colpa le persone per convincerle che è il tubo di scappamento della loro automobile a desertificare il Madagascar meridionale, e che il commissariamento di ogni attività umana risolverà la situazione. Ecco chi è Greta, una sana adolescente ignara della complessità del mondo, che si è ritrovata in un batter di ciglia a far da megafono di quanti sul mondo hanno già preso topiche clamorose: pensiamo solo al blasonato Ipcc, il gruppo intergovernativo dell’Onu sui cambiamenti climatici che aveva previsto lo scioglimento dei ghiacciai dell’Himalaya (che non si sono sciolti)”.

Greta Thunberg, mi permetto di aggiungere, è divenuta la bandiera per chi, soprattutto da sinistra, tende a semplificare i problemi complessi e a dividere sempre il mondo in buoni e cattivi. Soprattutto in un periodo storico nel quale si fa molta fatica a distinguersi in merito alle ricette economiche, l’ecologismo all’ingrosso di una adolescente problematica costituisce un validissimo specchietto per le allodole ad uso e consumo degli utili idioti del momento. Abbiamo addirittura un ministro dell’Istruzione, il grillino Lorenzo Fioramonti, che ha inviato una circolare a tutti i presidi d’Italia in cui chiede di giustificare gli studenti che saltano le lezioni di venerdì prossimo per partecipare alle manifestazioni di protesta per il clima. Secondo questo genio prestato alla politica, sarebbe “in gioco il nostro bene più essenziale, cioè imparare a prenderci cura del nostro mondo”.

Cosa che egli sta già facendo con grande lucidità e coerenza, elaborando una supertassa sulle merendine. Quella che, tanto per capirci, cambierà la società italiana fino all’ultimo bottone. Da questo punto di vista, Greta o non Greta, il gretinismo sesquipedale di una simile iniziativa si commenta da solo.

Aggiornato il 25 settembre 2019 alle ore 13:53