Sul blog di Beppe Grillo il presunto capo politico del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio ha pubblicato una lunga invettiva contro il sistema dei partiti, reo di continuare a dipingere i grillini come un’armata di incompetenti. Senza addentrarci nella verbosa e indigesta dissertazione, del tutto orientata a sfruttare all’ingrosso la rabbia indistinta del popolo dei rancorosi, basta leggere il titolo del pezzo per avere un’idea della visione che sostiene l’azione politica di questo giovanotto di belle speranze: “L’unica competenza dei partiti è fare i loro interessi e così hanno distrutto il Paese”.
Quindi, secondo Di Maio, sebbene non ne dubitassimo affatto, perseguire i propri interessi, così come la natura umana conduce a fare in ogni angolo del globo, sarebbe il male profondo della nostra politica. Un male profondo che solo loro, i grillini senza macchia e senza paura, sarebbero in grado di estirpare, trasformando l’Italia in una sorta di Repubblica di Platone. Una Repubblica utopistica nella quale eserciti di probi e onesti amministratori, selezionati attraverso l’opaco sistema virtuale della piattaforma Rousseau, spendendo montagne di quattrini dei contribuenti garantiranno a questi ultimi di perseguire solo ed esclusivamente il pubblico interesse.
Sotto questo profilo i grillini si pongono in perfetta antitesi rispetto a ciò che potremmo definire come realismo liberale. Ovvero l’idea, invero piuttosto ragionevole, secondo la quale il Governo migliore, soprattutto sul piano del contenimento di sperperi e corruzione, è quello che controlla e spende il meno possibile di risorse pubbliche. Niente a che vedere, dunque, con l’inverosimile interventismo spendereccio dei pentastellati i quali, in aggiunta, vorrebbero farci credere di essere riusciti a trovare la pietra filosofale con cui modificare la natura dei propri rappresentanti politici. Tutta gente in gran parte venuta dal nulla che anteporrà al proprio interesse personale - come ad esempio farsi eleggere in Parlamento per restarci il più a lungo possibile, incassando in tal modo ricchi emolumenti - solo ed esclusivamente quello dei cittadini italiani.
Parola di giovane marmotta.
Aggiornato il 16 gennaio 2018 alle ore 08:02