L’Armageddon di Beppe Grillo

Mentre le amministrazioni locali guidate dal Movimento Cinque Stelle nel complesso non sembrano affatto discostarsi dalle peggiori tradizioni della nostra Repubblica delle banane, Beppe Grillo esorta i siciliani, chiamati ad eleggere il nuovo governo regionale, ad incamminarsi sulla strada del cambiamento. Secondo il comico genovese in Sicilia la scelta è tra “un mondo nuovo e un mondo in via di estinzione”.

Secondo l’indiscusso “garante” di questo surreale partito degli onesti, la vittoria del pentastellato Giancarlo Cancelleri sarebbe per i cittadini dell’Isola un vero e proprio “salto nel futuro”.

Dunque, non potendo esprimere esempi concreti di buona amministrazione e mancando completamente di uno straccio di coerente linea programmatica, Grillo ripete come un disco rotto il refrain che ha finora accompagnato le fortune elettorali del suo Movimento. Un refrain che si può così sintetizzare: votateci perché noi siamo diversi dalla classe politica corrotta e incapace. Noi siamo il popolo che prende direttamente in mano le leve del potere e crea, per l’appunto, un mondo nuovo.

Ed è, in estrema sintesi, in questa sorta di Armageddon de’ noantri che si basa il messaggio politico, se così lo vogliamo definire, di Grillo e dei suoi seguaci. Sotto questo profilo gli onesti a Cinque Stelle sfruttano un ancestrale sentimento religioso presente in tutte le culture umane. Lo stesso sentimento, che molti ascrivono a pura superstizione, il quale alimenta da molto tempo in alcuni movimenti religiosi di stampo millenarista, come ad esempio i Testimoni di Geova, l’aspettativa di una imminente restaurazione sulla Terra del regno di Dio, con la fine di ogni malvagità e di ogni forma di egoismo.

Si tratta in questo caso di un puro atto di fede che, tuttavia, non sembra molto dissimile nei meccanismi psicologici di fondo rispetto a quello che i grillini chiedono di compiere ai loro elettori. In questo senso se la divinità invocata è quella di un sempre più vago cambiamento, Beppe Grillo è senz’altro il suo profeta.

Aggiornato il 31 ottobre 2017 alle ore 11:15