Grillini di lotta e di governo

Come ampiamente riportato dalla stampa nazionale, il grillino Luigi Di Maio è intervenuto al meeting di Cernobbio, che per molti rappresenta l’ultimo fortino dei poteri forti italioti, con argomenti piuttosto rassicuranti a uso e consumo della platea di imprenditori e finanzieri presenti alla kermesse organizzata dalla European House Ambrosetti.

Tralasciando le questioni nodali fin qui ripetute come un mantra dal Movimento Cinque Stelle, tra cui l’uscita dall’Euro e il famigerato reddito di cittadinanza, l’elegantone pentastellato si è presentato nella veste di un candidato premier potenziale che non vuole fare la rivoluzione, bensì solo riformare il sistema con qualche ideona di forte impatto propagandistico. Su tutte la cosiddetta “Smart nation”, ovvero la nuova frontiera digitale immaginata dai grillini con la quale far ripartire la nostra disastrata economia.

“Internet è la più grande fabbrica di posti di lavoro, ne crea di nuovi e di creativi. Ogni euro investito ne produce tredici”. Questo dunque è l’ennesimo paradigma di uno dei più confusionari partiti politici della storia italiana. Un paradigma che aggiunge ulteriori contraddizioni al grillesco orientamento di fondo, nel quale convivono decrescite felici e redditi di cittadinanza per tutti, avversione per il libero scambio e l’economia di mercato - con tanto di incentivi per la cosiddetta vendita dei cosiddetti prodotti a chilometri zero - e, per l’appunto, la citata rivoluzione digitale, la quale stride moltissimo col protezionismo straccione portato avanti a giorni alterni dagli epigoni di Beppe Grillo.

La verità è che per l’ennesima volta emerge il vero volto di un movimento politico che manca di una solida e coerente linea programmatica, essendo composto da una pseudo classe dirigente formata da personaggi alla Di Maio. Personaggi che di fronte alla drammatica complessità dei problemi sistemici che affliggono il Paese non sanno far altro che dotarsi della famosa supercazzola monicelliana, confidando al pari degli uomini primitivi nel potere taumaturgico delle parole e delle frasi ad effetto. D’altro canto, distribuire “Smart nation” a un popolo sempre più in attesa di miracoli a costo zero è veramente un gioco da ragazzi, almeno fino a quando si resta nei comodi banchi dell’opposizione. Sotto questo profilo, Di Maio e soci si possono permettere il lusso di spararle grosse ad libitum, seguendo la filosofia espressa nella celeberrima Canzona di Bacco: “Chi vuole esser lieto, sia: di doman non c’è certezza”.

 

 

 

                                               

Aggiornato il 05 settembre 2017 alle ore 21:22